Asterischi, 3a giornata: dal successo di Giacomo Mazzariol a quello di Marco Belinelli

08 26 giacomo mazzariol a NociNOCI (BARI) - Il terzo giorno degli appuntamenti "musico-letterari" di Asterischi riempie ancora una volta Largo Torre di note e parole, davanti a un pubblico numeroso e attento: i 6 autori coinvolti per i 5 libri presentati riescono ad appassionare il pubblico con simpatici aneddoti e piccole confessioni, tirate fuori dall'atmosfera colloquiale e dai bravi moderatori. 
L'esordiente di successo Giacomo Mazzariol con "Mio fratello insegue i dinosauri" (in foto con la giornalista Annamaria Minunno) si sbottona davanti alla platea, raccontando la sua storia felice, il commentatore Sky, Alessandro Mamoli, tira fuori aneddoti di vita del suo rapporto con il campione Marco Belinelli, i fratelli Antonella e Franco Caprio raccontano in modo brillante la storia della loro Rina, tra tradimento e perdono sullo sfondo della Resistenza. 
Oggi la serata conclusiva della bellissima rassegna.

 

08-26 i fratelli Caprio con "nel silenzio parlami ancora"I fratelli Antonella e Franco Caprio, moderati dal giornalista Beppe Stallone, aprono la terza serata di "Asterischi di Cittàdeilibri" con il romanzo "Nel silenzio parlami ancora" edito "Besa", la storia della protagonista Rina, del suo rapporto con la madre, dell'amore per Giacomo e conseguentemente per la causa dei partigiani: il tradimento minerà questi legami, la mamma, ad esempio, consegnerà la figlia alle Camicie nere. Sarà l'incontro con un personaggio, anni dopo, nel carcere de "Le Nuove" di Torino, ora Museo, a dare un nuovo punto di vista alla storia.
I due autori raccontano delle ricerche storico-popolari fatte per descrivere al meglio il contesto e il pensiero torinese del tempo, da cui emerge una figura di donna coriacea, forte, quasi da far paura all'uomo per la sua tenacia e forza d'animo. Le donne durante la Resistenza portavano avanti la famiglia, costrette a volte a lavorare all'estero o a rimanere sole: alcune di loro scelsero la Partigianeria, come Rina appunto, una parte nella Storia che non verrà riconosciuta alla popolazione femminile, se non a Bologna. A Torino no.

Dopo l'amore, la vita e la storia, è il momento dell'intelligente e creativa fantasia del fumettista Giuseppe Grossi, autore di "Futura memoria. Blackbox, vol. I" edito Hyppostile: Ecrònia è una città dove la spensieratezza e il cambiamento non appartengono alle regole del vivere. Il nuovo giorno è uguale a quello precedente, ma la ripetizione sembra mettere al sicuro questa società dall'affrontare il futuro incerto.

Tra gli appuntamenti più attesi, il neo diplomato Giacomo Mazzariol presenta a Largo Torre con la giornalista Annamaria Minunno, il suo successo editoriale firmato "Einaudi", "Mio fratello insegue i dinosauri", definito dalla critica un vero e proprio romanzo di formazione dove però è la vita stessa dell'autore a suggerire la sua consapevolezza.
Il fratello Giovanni, che lui chiama Gio, ha un cromosoma in più, lo dice anche il sottotitolo del libro, scritto dall'autore "a braccetto" con il 5° superiore. "La mia è una storia felice. Il vero disabile poi sono io, come si legge, che non so fare le lavatrici nei miei 3 mesi solo a Londra, che non so prendere delle scelte."
Giacomo racconta con occhi vivaci e vitalità la sua vita, i suoi pensieri, il suo credo che dopo diversi anni di convivenza con il fratello lo ha portato a capire qualcosa di importante. "Nulla è scontato, quel che è importante per me non lo è per mio fratello. Lui è capace di dare del "povero" ad un cameriere di un ristorante se non hanno le patatine fritte. E' quello il suo punto di vista. Un mio amico ha ospitato un venditore di rose in casa e questo, alla vista della lavatrice, pensava dovesse usare il gettone. Inizialmente ci ridi, ma poi capisci che nulla è da dare per scontato, siamo così uguali quanto diversi".

08-26 alessandro mamoli e "pokerface.da san giovanni in persiceto al titolo NBA"Marco Belinelli, il campione di basket italiano, ad esempio, non fa trasparire emozioni, è un "Pokerface.Da San Giovanni in Persiceto al titolo NBA". Alessandro Mamoli, commentatore di Sky sport per il basket ed ex cestista dell'Olimpia Milano, lo conosce bene, tanto da aver scritto una biografia sul campione bolognese, unico italiano a vincere un titolo nella massima lega di basket al mondo. 
Alessandro e Marco sono legati da un filo sottile che vien fuori in alcuni dei momenti salienti della carriera di Belinelli: Mamoli assisterà ad esempio all'esordio del cestista nazionale italiano in NBA, a 21 anni, ma soprattutto alla "Partita" che consegnerà a Marco e ai San Antonio Spurs il titolo di NBA nel 2014.
Belinelli è il primo italiano a vincere un titolo nella lega statunitense, Mamoli, invece, è il primo a "farlo piangere" davanti ad una telecamera, alla domanda post partita "A chi dedichi la vittoria? Tra le tante persone ci sarà qualcuno...", probabilmente convinto che il campione "pokerface" (che bleffa le emozioni, in americano) avesse bisogno di un piccolo stimolo per tirar fuori le forti emozioni del momento.
Mamoli racconta un campione inedito ai più, inizialmente spaesato negli USA, pressato da alcuni a tornare in Europa perché "quello era il suo livello", caduto nel tranello di una donna su twitter che divulgò i loro messaggi, dando a Marco un'importante lezione di comportamento.
Il pokerface del basket italiano è solo un giocatore che ha scommesso su sè stesso: il suo viso apatico cela forti emozioni, legami indissolubili, con gli amici, la sua San Giovanni in Persiceto, la famiglia. Nel comune della Città Metropolitana di Bologna sta costruendo una fantastica dimora dove ci sono tante sedie quanti i suoi amici; SGP, le iniziali del suo paese, erano incise sulle scarpe che utilizzò per vincere il "three point contest" nel 2014, la gara di tiri da tre dell'NBA che sancisce il miglior tiratore al mondo nella specialità. Anche il CAP di San Giovanni è sul suo braccio sinistro, quello che copre ad ogni partita.

20160826 233501 CopiaLa musica ha concluso anche questa terza e penultima serata di Asterischi, con Fulvio Frezza, autore di "Canzoni nel tempo", Florestano edizioni, una serie di racconti di fantasia legati alla musica, dalle canzoni di Califano, a pezzi incrociati a caso su Youtube, al grande cantautorato italiano: con il musicista Domenico Mezzina, il duo ha regalato al pubblico un piccolo viaggio nella musica, coinvolgendolo nel gioco dell'oca con pezzi a sorpresa. Non è mancato, invece, durante la serata, il contributo musicale dell'associazione "Nino Rota" di Castellana Grotte, con il maestro Giuseppe Camicia e la partecipazione di Verio Colella al contrabasso e di Linda de Orsi alla voce.

La rassegna si concluderà stasera con 4 diversi appuntamenti: si comincia con la giornalista Antonella Millarte e la sua "Guida al Buongusto di Puglia e Basilicata", per poi passare a "Mio padre in una scatola di scarpe" di Giulio Cavalli, una storia difficile ambientata in Campania.
Fabio Amendolara è l'autore de "L'ultimo giorno degli Alamari", su un caso di cronaca riaperto, di apparente suicidio di un brigadiere.
Concluderà la serata e la rassegna l'ultimo lavoro di Pino Aprile, "Carnefici", su presunti eroi della Patria e la tragedia negata e cancellata del sud.
Appuntamento dalle 20.30 a Largo Torre.

 

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