Narrante Errante: presentato il nuovo libro di Giulia Basile

narrante erranteNOCI (Bari) - Lunedì 19 Dicembre l'associazione culturale Darf ha presentato al chiostro delle Clarisse il nuovo libro di Giulia Basile dal titolo Narrante Errante. Il libro nasce dall'esperimento di scrittura proposto da Diego Fontana: redigere un racconto di massimo 400 caratteri, inclusi gli spazi, con un' unica clausola, inserire le due parole della settimana. La sfida di una scrittura ad ostacoli che la scrittrice ha accettato per mettere alla prova se stessa ed i suoi lettori, presentata al tavolo insieme con Mariarosaria Lippolis (Presidente Darf) ed Angela Bianca Saponari. 

12 20narranteerranteGiulia Basile ha intrattenuto con i partecipanti uno stimolante discorso sulla letteratura e sulla scrittura, coscente del fatto che la cultura con il passar del tempo si sia piegata alla tecnologia. Infatti la brevità e la secchezza dei suoi racconti sono caratteristiche tipiche del web, ma, a differenza di quest'ultimo, lei vuole spronare i lettori ad andare oltre, non fermandosi al "mi piace", per interpretare ed esprimere le proprie personali considerazioni. "Bisogna prima riconoscere i vocaboli per poi coglierne ogni sfaccettatura. Bisogna leggere fra le righe" ed è così che attraverso la sua scrittura minimalista la Basile affronta temi seri e profondi, adattando la forma alla modernità. La difficoltà nel far rientrare in 400 caratteri un tema come il femminicidio, l'immigrazione o la solitudine sta proprio nel cercare quel mezzo immediato per arrivare al lettore: Giulia l'ha trovato nell'ironia. I suoi racconti sono insiti di ironia, l'ironia a cui siamo abituati sul web, che porta ad una riflessione ancora più profonda da parte del lettore che ha bisogno di rileggere il racconto due volte. I temi affrontati nel suo libro sono vari e questo le ha permesso di fornire una prospettiva ampia e completa della sua visione del mondo, sui suoi punti di vista e sulle questioni che ritiene importanti. "Amo il Sud e ne conosco le ferite, forse più grandi rispetto a quelle di altre regioni" e deliziando i partecipanti con la lettura di uno dei racconti tratti dal libro, l'autrice tocca i temi più caldi e attuali, adattando il racconto all'urgenza dell'informazione.

La scrittrice ha affidato la rappresentazione artistica di alcuni dei suoi racconti a quattro giovani ragazzi "Non ho dato loro carta bianca, li ho permesso di scegliere uno fra tre racconti che maggiormente li ispirasse. E loro, attraverso l'arte del disegno, ne hanno colto e rappresentato gli aspetti nascosti." Le parole della scrittrice che ammette di aver testato l'effetto della sua scrittura sulle nuove generazioni, dimostratesi in grado di recepire il messaggio del non-detto su cui giostra tutta la raccolta.

In seguito ha sottolineato i benefici che questo esericizio ha prodotto su di lei: attraverso il gioco delle parole, la ricerca di termini brevi e sinonimi ha riscoperto la ricchezza della lingua italiana che oggi le abbreviazioni degli SMS e le emoticons impoverisce.

Oltre che la presentazione di un interessantissimo libro, é stata un'occasione per la comunità per riflettere sulle differenze fra la scrittura del passato e del presente, sul peso delle parole e sul loro significato nascosto, il tutto sullo sfondo di attualità che preferisce rimanere in silenzio e lasciarsi parlare piuttosto che gridare le proprie convinzioni. 

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