Presidi del Librio presenta Il Vuoto Dentro di Giacomo Balzano

05 27 incontro presidiodellibrodinociNOCI (Bari) - Primo appuntamento del Salotto Letterario del Presidio del Libro di Noci che inaugura la nuova rassegna di incontri con lo psicoanalista Giacomo Balzano. Sabato 27 maggio presso il Chiostro di San Domenico Rocco Roberto, in qualità di membro del Presidio del Libro di Noci, ha presentato, assieme all'autore, l'ultimo romanzo di Giacomo Balzano, "Il Vuoto Dentro".

Giacomo Balzano, psicanalista di orientamento adleriano, è nato a Bari nel 1959, dove esercita la sua professione e nel tempo libero si dedica alla letteratura e alla scrittura. Fra le sue opere ricordiamo: Disagio Giovanile: storie di cambiamenti, Giovani del Terzo Millennio che ha vinto nel 2006 il Premio Internazionale di saggistica “Città delle Rose”, I nuovi mali dell’anima, Oltre il disagio giovanile. Per Besa Editrice ha già pubblicato il romanzo Alessia e le sue tenebre e il saggio Alfred Adler e lo scisma della psicoanalisi. Nel 2016 ha pubblicato il suo secondo romanzo Il vuoto dentro, che trae ispirazione dall'esperienza clinica giornaliera, dal disagio e dai sentimenti di vuoto dei ragazzi che ha tenuto in analisi.

Infatti, il protagonista del romanzo è il dodicenne pugliese Marco Alvisa, un ragazzo con una difficile situazione familiare, molto intelligente e dedito allo studio e alla lettura di grandi classici latini e greci, Marco in latino addirittura ci parla, a volte, e in latino scrive orazioni rivolte agli angeli che la sera vede seduti vicino al proprio letto. In realtà, l'esperienza di Marco fa da sfondo alla storia di Gianni Bardi, l'analista che lo segue in una terapia lunga più di un anno e mezzo. Attraverso lo sguardo scientifico di Gianni, lo scrittore riesce a indagare l'animo fragile e, al tempo stesso, tenace di un ragazzo pervaso da un sentimento di angoscia, di dolore e insensatezza di fronte alla vita. Marco è il ritratto di un adolescente che, grazie alla terapia, fa dei suoi dolori la sua forza. E' questo, ha confessato l'autore, il vero elemento autobiografico: nonostante il mestiere e le iniziali del nome che accomunano lo psicoanalista-scrittore e lo psicoanalista-personaggio, Giacomo grazie al personaggio di Marco rivive e quindi, per il principio Adleriano, supera i ricordi del dolore passato. Temi principali del romanzo sono il disagio giovanile, il ricordo e il rapporto con il mare.

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Lo scrittore confessa che gettare le parole sul foglio bianco è una delle sfide che più lo aiuta a tirar fuori le emozioni e i pensieri per poi, ogni volta, stupirsi del risultato di cui lui stesso non si sente all'altezza: lo scopo della sua scrittura è approfondire, da un punto di vista professionale, le sue conoscenze e divulgare la filosofia di Adler. Una scrittura lirica ed evocativa che permette al lettore di immaginare visivamente le emozioni, come solo un grande conoscitore dell'animo umano può fare. Durante la presentazione Giacomo ha anche raccontato la sua esperienza personale, facendo emergere il suo lato da "combattente": la metafora che utilizza per rappresentare la sua vita è, infatti, quella del Ring, il posto in cui da ragazzo ha trovato rifugio e sfogo.
Un incontro davvero interessante che ha aperto il dialogo su tematiche delicate e problemi giovanili molto diffusi ma poco discussi: come dimostra la poca partecipazione da parte della cittadinanza.
I presidi del libro vi aspetta martedì 6 giugno al Chiostro di San Domenico per la presentazione del libro C'è chi dice no di Andrea Martina.

 

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