Presidi del Libro tra violenza di genere e storia d'Italia

10 15 presididellibroincontritematici1NOCI (Bari) - Le storie di due donne che denunciano la violenza di genere e che raccontano la storia d’Italia attraverso la musica hanno rappresentato le tematiche affrontate nei due incontri organizzati l’11 e il 13 ottobre scorsi, dalla sezione di Noci di Presidi del Libro.

Nel primo incontro, la cittadinanza ha avuto il piacere di emozionarsi dinnanzi al racconto della fotografa Daniela Ciriello, Ambasciatrice della fotografia d’Italia in Russia, che in passato è stata protagonista di violenze domestiche, costretta al silenzio e a soccombere nelle quattro mura di casa. L’autrice del libro “Un granello di colpa”, ha scelto di fotografare la condizione della donna, rappresentata come una pentola o completamente nuda, rigorosamente in bianco e nero a indicare l’ormai persa gioia di vivere di chi subisce la violenza di genere. A questo racconto si intreccia, all’interno del libro, la storia, scritta da Antonella Caprio, di una donna che attraverso i social incontra quello che crede possa essere l’uomo della sua vita, ma che nella realtà la denuda della sua affettività.
10 15 presididellibroincontritematici2Nel secondo incontro invece, l’autore Stefano Savella ha raccontato al pubblico un particolare viaggio lungo la storia d’Italia, mettendo a confronto le piazze e le idee manifestate nel ’68 con quelle del ’92, periodo storico nel quale l’Italia ha dovuto fare i conti con un momento di forte declino della politica interna.
A questo interessante viaggio si aggiunge poi, nel libro “Povera Patria” di Savella, il ruolo della musica italiana nella nostra storia nazionale. Si è parlato quindi dei cantanti e degli autori impegnati a denunciare la politica degli anni ’90 e del ruolo che invece avevano ricoperto gli stessi negli anni ’60, impegnati a cantare idee e ideali.  

Un evento gravissimo però ha scosso la comunità nocese. A lungo si è creduto che tutta la cronaca nera degli ultimi 10 anni, legata a violenze domestiche, psicologiche e femminicidi fosse lontana dal nostro piccolo paese. Quanto accaduto negli ultimi giorni ci fa, invece, riflettere. Le scritte apparse sui manifesti dell'associazione Presidi del Libro di Noci affissi nel Centro storico, che addossano alle donne la colpa di uno stupro o di una qualsivoglia violenza, dimostrano che la nostra comunità necessiti ancora e costantemente di questi incontri tematici, di dialogo sulla violenza di genere e di educazione al rispetto dell’altro, affinchè atti di questo tipo non possano più intaccare la nostra comunità.
15 10 presididellibroscrittesessisteA questo proposito il Sindaco, in data 14 ottobre, si è espresso in merito all’accaduto: “L’amministrazione Comunale prende fermamente le distanze dal contenuto delle scritte sessiste comparse sulle locandine della presentazione organizzata dal Presidio del libro di Noci il 13 ottobre. Nessuna ragione, neppure lo scherzo, può giustificare simili gesti, ed è bene ribadire con forza che la discriminazione di genere non appartiene a questa comunità e va condannata senza se e senza ma. […] La speranza unanime è che tali episodi non si verifichino più, poiché non offendono solo le donne, ma la nostra comunità, certamente nutrita da ideali ben più alti di quelli malamente espressi dall’autore di queste scritte. Al Presidio del Libro, organizzatore della presentazione di ieri, va il nostro ringraziamento per aver contribuito ad alimentare la discussione su tali argomenti e l’invito a non lasciarsi frenare da un simile gesto.”

(Foto di Stefano Verdiani)

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