Alla vigilia della SpaccaNoci con “La dieta persona” di Tiziana Stallone

04 08 LaDietaPersona 5NOCI (Bari) - Alla vigilia della “SPACCANOCI”, maratona podistica di 10km valevole come 3^ prova del CorriPuglia 2019 (per tesserati Fidal), non si poteva non occuparsi di alimentazione. Uno stile alimentare corretto è infatti fondamentale tanto per gli sportivi quanto per le persone più sedentarie, che possono e devono iniziare a comprendere quanto influisca sulla salute. Se ne è parlato lo scorso 6 aprile, presso il Chiostro delle Clarisse, dove è stato presentato il libro: “La dieta persona”, scritto dalla Dottoressa Tiziana Stallone (biologa e nutrizionista). Con l'autrice, ha dialogato il Prof. Francesco Schittulli, Presidente Nazionale LILT (lega Italiana per la Lotta contro i Tumori). A moderare la serata è stato invece il giornalista Mauro Pulpito.

04 08 LaDietaPersona 4Come ha ricordato in apertura di serata il Prof. Schittulli, tutti siamo fortunatamente consapevoli di quanto l’alimentazione possa influenzare in positivo o in negativo diversi aspetti della salute. “Il web è uno strumento utilissimo in questo senso, ma occhio alle tantissime fake news. La maggior parte delle notizie più infondate dal punto di vista scientifico, riguarda infatti la sfilza delle diete più assurde (e in alcuni casi deleterie) proposte da chi magari non ha alcuna competenza in merito. Quindi massimo discernimento: fidatevi solo di quanto divulgato dai professionisti! Molte patologie come quelle neurodegenerative o il cancro stesso, possono essere efficacemente prevenute anche con un corretto comportamento a tavola!”

A proposito di tumore, la dottoressa Stallone ha confessato di averci combattuto: “Sì, ne sono stata vittima anch’io purtroppo! I medici che mi hanno presa in cura però, mi hanno fatto presente che il mio stile alimentare aveva giocato un ruolo fondamentale nel diagnosticare in tempo la malattia e quindi nel debellarla. Come capirete, mi si è accesa la classica lampadina e l’incontro con il Prof. Schittulli, ha fomentato ulteriormente la mia idea di portare a conoscenza la gente dell’importanza di una buona alimentazione ai fini del benessere fisico e psichico. Il destino ha voluto poi che la casa editrice mi chiedesse di scrivere un libro su "una dieta", date le mie competenze in campo nutrizionale. Ho risposto che era un’assurdità proporre “una dieta” generica, buttata lì a casaccio!”.

04 08 LaDietaPersona8Secondo la Dottoressa infatti, non esiste la dieta degli agrumi, del riso, del finocchio, della pasta o chi più ne ha più ne metta- “Esiste esclusivamente la “dieta persona”, commisurata in maniera strettamente soggettiva a ciascun organismo. Uno stile alimentare indicato per un determinato paziente, potrebbe rivelarsi controproducente per un altro che abbia a suo carico patologie metaboliche ed endocrine pregresse o presenti del tutto differenti”. Se il binomio dieta-sofferenza ci appare inscindibile, ciò vuol dire che quello che stiamo seguendo non è il regime alimentare adatto a noi. Mettersi a dieta può risultare arduo per i primissimi giorni, ma superata la fase dell’incipit, dovrebbe rivelarsi una cosa naturale, nella consapevolezza che stiamo compiendo un atto d’amore nei confronti di noi stessi.


04 08 LaDietaPersona 2Un binomio invece sempre valido è dieta-psiche, come ha spiegato la Stallone: “Dal momento che mio marito svolge la professione di psichiatra, si è rafforzata sempre di più in me la convinzione che il primo passo nei confronti del paziente che chiede il mio aiuto, sia studiare il rapporto che ha con il cibo dal punto di vista psicologico. La domanda che pongo è: “Che tipo di mangiatore sei?”. Dovete infatti sapere che ne esistono diversi: il mangiatore malinconico, per il quale il cibo rappresenta un conforto dalle ansie e dalle difficoltà del quotidiano; il mangiatore compulsivo che non si sofferma neanche a gustare ma ingurgita in maniera incontrollata per colmare un vuoto interiore; l’edonista che è semplicemente un appassionato amante del buon cibo e per finire il mangiatore sociale, che considera il cibo motivo di affermazione e riconoscimento. Il più complesso da gestire è il mangiatore compulsivo, ma è tuttavia possibile avvalersi di alcuni semplici trucchetti per riabituare il suo organismo a riconoscere i segnali di “stop"- ha sottolineato la Stallone, avvalendosi anche di esempi pratici".

"Ponendo un mangiatore compulsivo di fronte ad una buona quantità di formaggi freschi"  ne farà razzia in men che non si dica, perché risultano al gusto freschi, leggeri e gustosi. Prepararsi invece un buon minestrone di verdure e legumi, favorirà il senso di sazietà e trattandosi di una pietanza calda, per l’organismo risulterà difficile continuare mandarne giù senza posa”. Una cosa che deve accomunare ogni tipologia di “mangiatore” è il pasto libero, da concedersi a cadenze regolari. Non possiamo essere sempre a dieta: il rischio è che il metabolismo si abbassi oltremisura e che appena iniziamo a mangiare normalmente, riprendiamo con gli interessi i chili faticosamente persi. “Attenzione però a non fraintendere il concetto di pasto libero”- ha ammonito la nutrizionista- “Non significa affatto abbuffata incontrollata! Deve trattarsi di quel momento in cui ci sediamo di fronte ai cibi che amiamo di più, alle nostre più grandi tentazioni, cedendovi ma senza perdere totalmente il controllo. Limitarsi è infatti molto più difficile dell’astenersi, ma è proprio ciò che bisogna imparare a fare”.

Altra questione spinosa è il “pilluccare fuori dai pasti”: ci imponiamo sovente di mangiare pochissimo a tavola, ma inevitabilmente, durante la giornata, capita che la fame ci assalga. Sgranocchiamo dunque ciò che ci capita a tiro. Meglio perciò una porzione più consona al nostro livello di sazietà nel piatto, che mangiare poi di continuo. Se vogliamo realmente attivare il metabolismo, occhio a mantenere una costante idratazione, bevendo molta acqua o tisane anche dolcificate con un cucchiaino di miele. Quando il cibo diventa una vera forma di dipendenza (e forse è quella più complessa dato che nessuno può astenersi totalmente dal mangiare) dobbiamo puntare sulla mente, perché è lei che controlla tutto. Molte sono state le domande che la platea ha rivolto alla dottoressa Stallone, approfittando dalla sua esperienza e competenza. Una delle più importanti e complesse, ha riguardato la linea di demarcazione tra la necessità di seguire una dieta consona e i disturbi alimentari come anoressia e bulimia, tunnel che ingloba sempre più persone di tutte le età.

La dottoressa ha risposto con molta chiarezza che: “La linea di demarcazione è chiaramente individuabile e quando la si oltrepassa, non resta che affidarsi al supporto psicologico o psichiatrico prima ancora che a quello puramente nutrizionale. Trovandosi di fronte a chi abbia sofferto di disordini alimentari, il percorso è lungo ma non impossibile da portare a termine. C’è tutto un lavoro di ricostruzione della muscolatura e rimodellamento del corpo, ma soprattutto a livello mentale. Il paziente deve essere preso per mano e portato alla consapevolezza che riprendere a nutrirsi regolarmene non significherà accumulare chili in eccesso, ma solo essere in salute".

Molta curiosità anche riguardo alle nuove mode alimentari che imperversano, come il diventare ad esempio vegani. Sono però realmente sani tali stili di vita? Secondo la nutrizionista, i due tipi di alimentazioni che si sono rivelati più sani sono la dieta mediterranea e quella vegetariana, perché sono appunto naturali. La dieta vegana sarebbe invece sbilanciata già per definizione: “Se proprio chi viene in studio da me la prospetta come una scelta etica, invito quantomeno al buon senso di usare degli integratori, soprattutto di vitamina B12, di cui l’alimentazione vegana è poverissima”. Per quanto concerne i famigerati “attivatori del metabolismo”, di cui tanti sono alla spasmodica ricerca, la Stallone ha rivelato che il più efficace e privo di controindicazioni è l’attività fisica. Bando dunque alla pigrizia: cuffiette nelle orecchie e una sana camminata di almeno 30 minuti al giorno, che non affatica ma apporta grandi benefici al fisico.

Durante la serata, è stato sottolineato anche il rapporto tra cibo e ambiente: meno inquiniamo quest’ultimo, più sano sarà ciò che mangiamo e più sani saremo anche noi. Appuntamento da non perdere quello del 18 e 19 maggio a Bari: diversi nutrizionisti offriranno una consulenza gratuita proprio per favorire la cultura del volersi bene e dell’attenzione alla salute.

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