Chiostri Inchiostri e Claustri 2021: il racconto della serata conclusiva

08 02 ChiostriInchiostriserataconclusiva2NOCI - Le quattro giornate di Chiostri Inchiostri e Claustri sono letteralmente volate e lo scorso 1 agosto si è conclusa anche questa seconda edizione della rassegna letteraria e culturale. Vi raccontiamo gli eventi seguiti per voi anche nella serata che ha sancito l’arrivederci all’anno venturo.

08 02 ChiostriInchiostriClaustriAlle 18:30, presso il Bar Campanile, aperitivo con l’autore in compagnia di Cesareo Putignano e del suo allegro e divertente libro “La passatella: patrune e ssòtte”, che garantisce al lettore una completa immersione in una fetta della storia del nostro costume. Sicuramente, molti avranno sentito parlare, per bocca di genitori o nonni, di questo gioco che aveva come protagonista il vino o la birra e che in un certo senso andava ad abbattere le barriere sociali, ponendo sullo stesso piano il datore di lavoro e l’umile dipendente, il ricco e il povero. Con Cesareo Putignano hanno dialogato il Prof. Nicola Simonetti e Piero Sisto. A proposito de “La Passatella”, vi riproponiamo a questo link una bella intervista che l’autore concesse a Noci24 subito dopo l’uscita del libro.
08 02 ChiostriInchiostriSeratafinale2Sempre alle 18:30, presso Dimora Intini, appuntamento con Cinzia Cofano e il suo romanzo “Solo un raggio di sole”. Una storia di autentica amicizia, di difficoltà superate, di introspezione, di crescita e di positività. Il sorriso solare dell’autrice, mentre dialogava con Giampiero Scatigna ha consentito già ai partecipanti di intendere molto bene quanta positività fosse insita tra le pagine. Non vi sveleremo molto in merito al libro e ai personaggi, ma sono emerse alcune tematiche importanti: innanzitutto quella dell’ascoltarsi. Prestare orecchio alle proprie emozioni, ai propri desideri è fondamentale se si vuole davvero realizzarli e dare compiutezza alla nostra serenità. Per contro, rimandare, soffocare dentro emozioni e desideri è quanto di più deleterio possa esistere. Molto profondo un pensiero espresso da Cinzia riguardo al tempo e al suo valore: “Il tempo esiste mentre siamo presenti ed esisterà anche quando noi non ci saremo più, quindi l’unico modo che abbiamo per lasciare un tempo indelebile è riempire il tempo di noi”. Quanto all’amicizia, valore che sembra purtroppo avere sempre meno seguaci, l’autrice ha dichiarato di ritenere certamente possibile che esistano amicizie autentiche e sincere come quella raccontata nel libro. Quelle amicizie dove il “filo” non si spezza mai, anche dopo lunghi periodi di distanze fisiche, perché esiste sempre la consapevolezza che l’uno ci sarà per l’altro.
08 02 ChiostriUltimaserataAlle ore 20:15, presso Largo Sottotenente Rotolo, interessante tavola rotonda su una tematica che riguarda da vicino la nostra bella Puglia e quindi anche Noci. L’incontro, intitolato “Dall’enogastronomia ai musei del gusto” è stato moderato da Giovanna De Crescenzo e da Michele Peraggine, e vi hanno preso parte l’Assessore Regionale Massimo Bray e la Consigliera Regionale Lucia Parchitelli. Dall’ormai lontano 2005, quando ancora si parlava poco di turismo enogastronomico, Noci ha scelto di puntare invece proprio su questo, sui prodotti tipici delle nostre tavole. Superata quella fase in cui si riempiva la bocca con la parole “globalizzazione” che avrebbe cancellato sotto certi aspetti molte peculiarità identitarie, è ora di tornare a scommettere proprio sulle nostre radici e su ciò che ci diversifica da altre regioni d’Italia e dai paesi esteri. In Puglia abbiano un vastissimo paniere di opportunità: un territorio che si presta bene ad essere impiegato per le più disparate coltivazioni, prodotti ittici, carni e formaggi di qualità. Non ci manca nulla, insomma, perciò è ora di guardare un po’ più in casa nostra e valorizzare quello che possediamo. Lo si può fare creando squadre di formazione con operatori preparati nell’ambito del turismo, pronti ad accogliere il turista che arriva in Puglia con l’idea di degustare qualcosa che non troverà in nessun altro angolo di mondo. Una grande scommessa sulla nostra cultura identitaria, insomma, facendo in modo che i giovani non lascino “orfano” delle loro potenzialità il nostro territorio emigrando altrove.
Perché ciò avvenga è però fondamentale che i ragazzi possano credere di avere ancora un futuro nella loro terra natia.

Alle ore 08 02 Chiostriserataconclusiva22:15 sempre nella medesima location, spazio alle associazioni Nocicinema e Zoe, per la proiezione del cortometraggio “La musica non ha barriere”. Il regista Antonio De Palo, vincitore di due nastri d'argento con l'opera «Le abiuratrici», ha dialogato con Angela Gentile e Vincenzo De Marco, svelando qualcosa in più sul progetto. Il corto è stato finanziato con i fondi 8x1000 della Chiesa Valdese e ha per protagonisti tutti ragazzi diversamente abili. Se la telecamera rischia di intimidire talvolta anche gli attori professionisti, figuriamoci quanto può rivelarsi difficile il rapporto con la stessa per i ragazzi con difficoltà. Perché essi si trovassero totalmente a loro agio, il regista ha pensato bene di utilizzare uno dei maggiori collanti che esistano, uno dei modi più autentici e diretti di superare le barriere: la musica, appunto. Con il supporto delle note, i ragazzi hanno dimenticato la telecamera essendo davvero se stessi. Dall’altra parte dell’obiettivo, comunque, vi erano sempre le brave e preparate educatrici che con questi ragazzi fanno uno dei lavori più belli al mondo: un percorso quotidiano alla scoperta dei mille e più modi che essi hanno di esprimersi, valorizzare queste modalità espressive e utilizzarle come trampolini di lancio. Della passione e dell’amore che c’è dietro questo lavoro, così come del bagaglio di arricchimento che questi ragazzi elargiscono agli stessi educatori e del rapporto che viene a crearsi, ha parlato approfonditamente la brava Margherita Notarnicola. Toccanti le sue parole sullo spazio che è giusto dare a quella diversità senza la quale il mondo sarebbe piatto, grigio e noioso.
E come per le precedenti serate, anche quella conclusiva ci ha salutati in musica. In quel di Largo Sottotenente Rotolo, alle 23:15 si è tenuto il concerto “Con la maglia numero sette: omaggio a Pier Paolo Pasolini e Francesco De Gregori”. Protagonisti del momento musicale sono stati Pietro Verna (chitarra e voce), Francesco Galizia (fisarmonica e sax), Leonardo Torres (piano), Gabriele Zanini (voce narrante). Il cantautore romano (De Gregori) e lo scrittore, poeta e regista friulano (Pasolini) sono accomunati dalla passione per il cinema, per il teatro, per la musica, per l’amore e per la bellezza in genere. A far da collante tra di loro anche una figura rimasta un po’ nell’ombra, per quanto importante: quella di “Ermes”. Era questo il nome di battaglia di Guidalberto (detto Guido) fratello minore di Pasolini, che nel 1944, a soli diciannove anni, decide di arruolarsi nelle fila della Brigata Partigiana Osoppo, comandata da Francesco De Gregori (sì, proprio lo zio del noto cantautore, in onore del quale egli porta questo nome). E chissà se Egli non abbia in qualche modo pensato alla storia di questo zio mai conosciuto quando ha scritto “Generale”, la prima stupenda canzone con cui si è aperto il concerto.
Chiostri Inchiostri e Claustri ci saluta così anche per questa seconda edizione dandoci appuntamento all’anno venturo. Seppur in molti si siano rammaricati per il non essere riusciti a presenziare a tutti gli eventi di loro interesse, essendocene tanti che si svolgevano in concomitanza, la rassegna ha riscosso un ottimo successo di pubblico.

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