Il maggio dei libri: Elvio Ceci presenta il suo “Cantare del deserto”

05 30 Maggio dei libri CeciNOCI – Nell’ambito della tre giorni de “Il maggio dei libri”, domenica scorsa, alle ore 11:00 è stato presentato a Noci, presso la Biblioteca Comunale “Mons. Amatulli” il libro di Elvio Ceci, "Cantare del deserto", edito da Pietre Vive Editore. Nel corso dell’incontro, fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura e organizzato in collaborazione con la libreria Fatti di Carta, l’autore ha dialogato con l’editore Antonio Lillo

Il racconto è strutturato in 20 liriche, con strofe di 5 versi ciascuna, a rima alternata. Del resto, da buon linguista meticoloso, Ceci ha voluto scegliere la forma chiusa, che richiede una selezione molto più accurata e ponderata delle parole da utilizzare. Poesia e narrativa si fondono per raccontare la triste ma coraggiosa storia di una donna che attraversa il deserto per fuggire dalla guerra che devasta il suo paese, ma nel migrare verso la salvezza, si scontra con un orrore altrettanto devastante: quello delle violenza fisica e psicologica. Tutto nasce da una intervista realizzata da Ceci a una donna che ebbe realmente un percorso frastagliato da tali difficoltà e brutture. Guerra, migrazione, violenza non solo fisica: tematiche sempre tristemente attuali per un libro che può davvero definirsi senza tempo. L’autore ha scelto una voce femminile per la narrazione, convinto della maggior sensibilità posseduta e spesso dimostrata dalle donne. Tra i lettori poi, ci sarà chi avvertirà maggiormente il suono della femminilità, e chi la percepirà semplicemente come una voce. Una voce che comunque ti entra dentro e non può non indurre a riflettere.

05 30 Elvio CeciMerita anche la bella copertina del libro, per la quale Pietre Vive ha fatto un' eccezione rispetto alla linea editoriale, che prevede che le copertine vengano illustrate da professionisti. In questo caso, invece, è stata scelta una foto emblematica: quella di una donna di spalle, che in realtà s’accinge a accogliere l’acqua, ma per effetto di un’illusione ottica, il lettore riceve un’impressione del tutto diversa. Questo fragile corpo smagrito, quasi scheletrico, sembra flutturare nell'aria, innalzarsi al di sopra di tutte le difficoltà affrontate e le violenze subite, come se non la toccassero più. Un Angelo violato che vuole imparare nuovamente a volare.
Le mani ai fianchi rappresentano quasi un gesto di sfida, un deciso: “Io sono e sarò sempre più forte!”. Un libro da leggere per poter guardare l’altra faccia della medaglia di problematiche su cui spesso non ci soffermiamo perché le reputiamo distanti da noi. Invece, dovremmo magari chiederci, come ha ricordato l’editore Antonio Lillo: “Chi c’è sui gommoni che arrivano? E se ci fosse qualcuno con dei veri e grandi talenti, come un genio della musica, della letteratura o della medicina, che possa trovare una cura per qualche malattia oggi incurabile? E noi, come società, li mettiamo ai margini, spesso li lasciamo morire solo perché provengono da un altro paese!”

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