Leggere Vittorio Tinelli per recuperare il nostro dialetto

incontri-e-dibattiti-leggendo-vittorio-tinelli-15-12-2010NOCI (Bari) – Mercoledì 15 dicembre si è tenuto un incontro per ricordare il maestro e professore Vittorio Tinelli, padre nobile della lingua e delle tradizioni nocesi. Sfidando il freddo della serata nocese numerosi cittadini tra cui ex allievi del maestro, amici, conoscenti e curiosi si sono ritrovati dalle 19,30 alle 21,30 nei locali della biblioteca civica “Mons A. Amatulli” per leggere poesie edite ed inedite della voluminosa produzione del maestro.

Tra le mura dell’ex-convento dei Cappuccini sono così tornate ad avere voce e suono le parole delle poesie lette in una attenta e partecipe liturgia laica. La serata è stata interamente incentrata sul recupero della parola dialettale nocese e dei suoni della nostra tradizione, un patrimonio che la neonata associazione culturale “Vittorio Tinelli, parole e cose nuove” intende valorizzare in vario modo.

Innanzitutto in occasione del ventennale della morte di Vittorio Tinelli, che ricorrerà il 24 aprile 2011, l’associazione intende ricordare pubblicamente il maestro con un evento da svolgersi una settimana dopo, il 30 aprile 2011, dal momento che il 24 aprile sarà il sabato di Pasqua. Fino a questa data l’associazione “Vittorio Tinelli, parole e cose nuove” intende promuovere altre serate di lettura dei testi dialettali del maestro per far riscoprire la lingua dialettale e le radici locali. In cantiere anche iniziative con le scuole per il recupero del dialetto, così come la realizzazione di un sito internet dedicato, per permettere ai nocesi di abbeverarsi alla fonte poetica dialettale. Altra idea lanciata è stata quella della creazione di una “Banca delle Parole nocesi” per recuperare le parole dialettali che stanno scomparendo.

Ad animare la nascente associazione e la serata del 15 dicembre c’è stato un folto gruppo di ex allievi che hanno avuto la fortuna di avere il maestro Vittorio Tinelli durante i cinque anni di scuola elementare nel quinquennio 1955-1960: Nicola Notarnicola, Nicola Putignano, Carlo Miccolis, Francesco Pace, Antonio De Grazia, Vito Pugliese, Francesco Papanice, Domenico Genchi, Domenico Mottola. Numerosi anche gli amici o alunni spirituali come Vittorino Curci, Rocco Recchia, Maria Laforgia, Pietro Gigante, così come semplici conoscenti del maestro come il sottoscritto ed Antonio Natile. Naturalmente presenti un figlio del maestro Dino Tinelli e la moglie Marta.

Foto della serata in ricordo di Vittorio Tinelli

 

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Dopo la lettura introduttiva fatta da Vittorino Curci sul significato e l’obiettivo dell’iniziativa vi sono stati gli interventi dell’assessore alla Cultura Paola Annese, presente al posto del sindaco assente per motivi di salute, e dell’arch. Donato Carucci sul rapporto fra poesia e verità, parole e parlanti. Dopodiché si è dato inizio alla lettura delle poesie, selezionate da varie raccolte, con numerosi lettori:

da Canzune Quatrigli' e Brinnese 1952

Nicola Notarnicola     “Venitel' a' ssaggià”

Vittorino Curci           “Timpe perse”

Maria Laforgia           “A morte du ciucce”

Nicola Putignano       “Mire potente”

Antonio Natile           “Cu mire”

Vittorino Curci           “U sculare stancone”

Nicola Putignano       “Pèttele”

Antonio Natile           “San Martine”

Maria Laforgia           “Alze u buanne”

Francesco Pace           “Abbasce alli turre”

 

 

da Sante Rocche di Nusce 1963

Carlo Miccolis           “Prime da feste”

Francesco Pace         “A matine subbete”

Antonio De Grazia     “Menzadì”

Domenico Mottola   “A permanente”

Vito Pugliese             “Na cafone arrecchisciute”

Nicola Putignano     “U strusciasolte”

Giuseppe Papanice   “L'uemmene de fore”

Domenico Genchi     “U lunedì”

Domenico Montone “U timpe”

Antonio Natile         “U fueche”

 

da Quaderno 21-7-77... 2-3-78”

Vittorino Curci         “Stà na pagina vacante”

Vittorino Curci         “Vettorine m'ovve ditte”

Vittorino Curci         “Questa data è senza nome”

Francesco Pace         “Quanne u core nan funzione”

Carlo Miccolis         “Scettà u sanghe”

Antonio Natile         “Tutte i penzire du munne”

Domenico Genchi     “Nan me piasce no cuss'anne”

Rocco Recchia          “Cià bella segge è chesse”

Domenico Genchi     “ Ame scritte nu quaderne”

 

da Quaderno 15-12-80... 4-3-81”

Pietro Gigante           “Cozze patane e rise”

Pietro Gigante           “Giustizie volne acchianne”

Pietro Gigante           “Professore! Professore!”

Lina Crobeddu          “Pianta l'albero”

Pietro Gigante           “Do spedale o campesante”

Beppe Novembre     “Cure stu fiore”

Nicola Notarnicola   “Còsta còste e reta rete”

Nicola Notarnicola   “1980”

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