Trapianto d'organi, l'esperienza di Laura

10-19_Nel_regno_delle_ChimereNOCI (Bari) - Un tema delicato, un tema di cui oggi non ne sentiamo parlare tanto spesso. Il trapianto degli organi è l'argomento che lunedì 17 ottobre ha colpito l'Associazione Darf di Noci e che oggi può rimanere nel cuore di chi, quella sera, c'era ed ha ascoltato la storia di Laura Regano, una ragazza che oggi non c'è più, ma che ci ha lasciato un messaggio importante dal leggere e da diffondere.

Questo messaggio contiene oggi circa 127 pagine e ci è stato lasciato come viva testimonianza di chi ha subito un trapianto d'organi e ne vuole parlare apertamente. Dal titolo "Nel regno delle Chimere", il libro di Laura è stato presentato questa volta da due uomini; il primo in ordine di vicinanza è Francesco Cisternino, compagno di vita di Laura, e Giovanni Turi, scrittore. Entrambi, questi uomini hanno seguito l'esperienza di Laura: l'uno nel vivo delle sue ultime forze sia psicologiche che fisiche, l'altro nel profondo della sua passione culturale e letteraria, per poi valutarla come ottima occasione di pubblicazione con la Stilo Editrice. A presentare e moderare il dibattito, le due rappresentati Darf di cui, Giulia Basile, ha curato e commentato le interviste fatte ai due ospiti.

Una chiara definizione di chi era ed è Laura oggi attraverso il suo libro, ha introdotto una serie di approfondimenti. "Laura è una donna giovane" ha esordito Cisternino. "Nel corso della sua vita ha bruciato tutte le tappe per diventare una vera donna ma tutto ciò ne è valsa la pena. A vent'anni ha dovuto affrontare il primo trapianto al fegato in maniera molto forte e col tempo ha dovuto accettare se stessa. Lei cambiava giorno dopo giorno; si trasformava sia dal punto di vista fisiologico che morale. Ma l'ultimo dei suoi interventi fu un pretesto per impegnarsi nel sociale, per intraprendere studi personali". É stato così dunque che Laura insieme al suo compagno si è impegnata nel sociale, ha tentato in tutti i modi, attraverso la sua associazione, di migliorare i centri ospedalieri di trapianto senza sperare nella loro distruzione in caso di malasanità ma soltanto sperando nel miglioramento in Puglia, in Italia così come in tutto il mondo.

10-19_LIbro_nel_regno_delle_chimereIl libro è senz'altro un'altra chiara testimonianza di impegno volontario nel sociale. "Laura ha una capacità" ha precisato successivamente Turi. "Ha saputo spronare il lettore emozionandolo, mettendo da parte la sua situazione e aprendosi agli altri". Quale migliore appoggio allora per un altro trapiantato se non un chiaro discorso diretto da parte di chi ne ha già subito uno? "Accettare la morte" ha commentato la Basile "oggi significa accettare la vita e accettare la vita significa non aver paura". La storia di Laura ha dato dunque un ottimo insegnamento. Sebbene fosse diversa dal punto di vista fisiologico, Laura ha saputo accettare se stessa perchè esempio di una realtà diversa e non solo perché trapiantata. Oggi tutte le altre persone portatrici di questo handicap possono capirlo, possono sentirlo sulla propria pelle e, certamente, Laura sarà per loro un esempio, una rappresentenza.

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