"I Cantori", la nuova raccolta di poesie di Mario Gabriele

10-25_Mario_GabrieleNOCI (Bari) - Dopo anni ed anni vissuti a produrre poesie e a leggerle soltanto ai più cari amici, il nocese Mario Gabriele pubblica uno dei suoi libri di poesie, intitolato I cantori. Alla presenza infatti del prefatore del libro Vincenzo Fiore, del Sindaco di Noci Piero Liuzzi e del moderatore Peppino Zaccaria, il piccolo se pur profondo libro di Mario Gabriele, ha avuto modo di esser svelato e di poter essere a disposizione di tutti.

Presentato come la "conclusione di una trilogia" di raccolte, il tema dominante del libro è il "late biosas" ovvero la filosofia del "vivere di nascosto" lontani da qualsiasi forma di turbamento. Tale filosofia, attribuibile al filosofo Epicuro, è oggi parte della vita dell'autore: egli la segue allontanandosi dalla politica o da qualsiasi altra forma di distrazione, dedicandosi solo ed esclusivamente alla serenità della propria anima. Una serenità che può essere raggiunta attraverso l'uso della parola, che è propria dell'essere umano. Nonostante questo però Gabriele dichiara il suo colore politico. "Mi definisco un comunista marxista. Può sembrare paradossale, ma ogni mia affermazione ha una spiegazione. Nonostante io sostenga questa politica, posso confermare la mia lode anche nei confronti della Bibbia ebraica. Tale paradosso si spiega in un sol modo: ciò che accomuna entrambe le filosofie, l'una politica l'altra religiosa, è l'esaltazione della corporeità. Così come gli ebraici non credevano nell'aldilà, nello stesso modo Marx parlava di materialismo storico. Io appoggio le due teorie perchè tutto ciò di cui noi oggi godiamo o ci rattristiamo è solo ed esclusivamente prodotto concretamente dall'uomo".

E alle parole di Gabriele, Fiore ha così commentato. "Uno degli strumenti meglio utilizzati e rievocati spesso attraverso le poesie è la pietra. Questa immagine viene utilizzata da Mario sotto due forme diverse: sia come strumento per indicare il materialismo a cui l'uomo è legato sia come invocazione semantica per alludere alla poetica del labor lime, ovvero a quella capacità dell'uomo di essere essenziale e di levigare ciò che è eccessivo. Il ruolo dei Cantori è allora questo: essi, attraverso l'uso della parola, devono saper mostrare all'umanità la luce; quella che Dio esortò e che oggi leggiamo nella Genesi".

Alla profonda ed interessante introduzione dei due scrittori sono poi seguite le letture di alcune poesie, ad opera dei due attori Vito Cataldo e Francesca Tatulli e alcune canzoni del cantautore Pier Dragone, a cui Gabriele si è ispirato. Il Chiostro delle Clarisse, sabato 22 ottobre, era pieno. Compagni dell'autore e appassionati di poesia hanno così partecipato con entusiasmo alla presentazione di questo piccolo libro, donato poi al pubblico gratuitamente.

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