"Due volte ti amo anzi tre", un esempio di scrittura terapeutica

10-26_Annapaola_LacatenaNOCI (Bari) - E' davvero un piccolo contenitore ricco di tematiche, il nuovo testo di Annapaola Lacatena, presentato al pubblico nocese lo scorso 24 ottobre. Aderendo infatti al nuovo progetto dell' Associazione Culturale Darf (Donne Associate nel Rinnovamento Femminile), il libro, intitolato "Due volte ti amo anzi tre", è un romanzo che ha emozionato tutti attraverso la sua ambientazione nei nostri giorni ma con chiarissimi richiami al periodo della seconda guerra mondiale.

La presentazione, che ha avuto luogo all'interno del Chiostro di Santa Chiara, è avvenuta alla presenza dell'autrice; una donna dal ricchissimo curriculum e che ha utilizzato la sua laurea in sociologia per trasmettere, attraverso la sua ultima pubblicazione, una serie di riflessioni e per condividerle con i suoi lettori. Il tema principale del testo è l'amore e, a dire di Giulia Basile che ha commentato l'opera, non è l'unico. Anche l'amicizia è una componente fondamentale, ma il tradimento, il rapporto madre figlia e l'isolamento non sono da meno. "A par mio" esordisce la Basile "sembra che questo libro ne contenga due. La storia di Ilaria si interrompe talvolta per dare spazio a piccoli, ma ricchissimi racconti, ed è proprio in questi spazi che viene fuori il ruolo di sociologa che Annapaola ricopre."

Quattro ritratti di donne infatti emergono dal romanzo. Sono quattro diverse storie che permetto ad Annapaola di includere delle riflessione su svariate situazione della vita che la protagonista affronta, ma la storia principale rimane solo ed esclusivamente quella di Ilaria. Ed allora la Lacatena ha così chiarito. "Il motivo per cui nel testo siano inserite più figure femminili non è certo il pretesto per parlare male degli uomini. La maggior parte delle situazioni son vissute da donne perché realmente sono accadute ma ciò che deve interessare al lettore è il modo in cui sono affrontate. É importante che l'uomo impari ad assaporare alcuni aspetti della vita prima ancora che questi vengano meno. Ed il modo ideale per farlo è cominciare a lavorare su sé stessi. Nel testo, il racconto intitolato Lo scoglio di Geremia, è quello che maggiormente aiuta a carpire il senso di tale riflessione".

E al commento sulle varie tematiche affrontate, si son poi intervallati piccoli spazi dedicati alla lettura di alcuni passi del libro; un libro il cui ricavato sarà devoluto all'Associazione non governativa di cui Annapaola fa parte. Il prossimo incontro organizzato dalla Darf avrà luogo il 31 ottobre all'interno del Chiostro delle Clarisse con la presentazione del libro "Giallo ciliegia" di Lolita Lobosco.

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