Antonio Fusillo, il medico che ha combattuto i virus ed ha vinto

NOCI (Bari01-10-coniugi-fusillo) - È in tutte le librerie della città ed in tutte le edicole il volume "Antonio Fusillo, un uomo solo contro i virus". Il testo è un brillante volumetto edito dalla litografia nocese Carucci Editore per volontà dei nipoti Angelica Fusillo e Nicola Fusillo. Diviso in sei sezioni, il testo abbraccia a tutto tondo la figura di Antonio Fusillo (in foto con la moglie Itala Clemente), medico nocese che grazie allo studio dell'emetina, una sostanza proveniente dalla pianta dell'Ipecacuana, riuscì a provare la guarigione da alcune malattie virali (provocate cioè da virus) come l'epatite A e B, e dall'herpes zoster più comunemente conosciuto col nome di "Fuoco di Sant'Antonio".

 01-10-Antonio-Fusillo-libroIl fascino del testo (copertina a lato), basato sugli studi scritti in prima persona dal medico e dalle successive pubblicazioni su alcune testate giornalistiche, sta nella descrizione del raggiungimento di un traguardo: quello di prendere sul serio il lavoro di un medico-studioso. Infatti Fusillo combatterà per tutta la vita contro la burocrazia medica e l'invidia dei colleghi per vedersi riconosciuto il suo metodo di guarigione. Un riconoscimento che avverrà solo (e finalmente verrebbe da dire) nel 1984, un anno prima della sua scomparsa, quando l'Associazione inglese Antiallergia con sede a Londra, gli conferisce l' "AAA 1984 International Clinical Ecology Competition Prize Awards", l'equivalente della coppa del mondo per la ricerca scientifica del settore antivirale.

01-10-Antonio-Fusillo-medicoBasandosi su un appunto molto semplice (semplice per chi studia la materia quotidianamente) il dott. Antonio Fusillo (in foto), nato a Noci nel 1908, scopre che l'emetina somministrata a basse dosi è capace di debellare il virus nel giro di pochissimo tempo. Egli stesso nota come la medicina convenzionale dell'epoca- anni 50 del secolo XX- convenisse (in maniera del tutto errata) che per debellare le malattie virali bisognasse somministrare l'emetina in centigrammi per almeno una decina di giorni. Tale tipo di somministrazione provocava un rapido sollievo nel paziente, salvo poi procuragli disastrosi effetti collaterali che potevano portarlo addirittura alla morte. Questo era provocato dall'eccesso di emetina nel sangue. Il compaesano Fusillo è riuscito a dimostrare che l'emetina non provoca nessun effetto collaterale se viene somministrata tra i 3 e i 10 milligrammi (e non centigrammi!!!) al giorno.

Fatta la scoperta e sperimentata prima sugli animali e poi su alcuni pazienti, il problema a cui ha dovuto far fronte Fusillo era come far accettare questa sorprendente intuizione al mondo della medicina. Un volume che rende un giusto omaggio ad un nocese che ha studiato e combattuto tanto per il reale benessere di tutti.

Libri

© RIPRODUZIONE RISERVATA