Prove di dialogo sull'anima umana

02-02-presentazione-relatoriNOCI (Bari) - Possono la filosofia, le neuroscienze e la teologia collaborare nella definizione del concetto di "anima"? E che cos'è a questo punto un'anima? Se n'è discusso sabato scorso presso la sala convegni dell'ex convento Cappuccini in via Siciliani. Il dibattito, organizzato dall'Associazione Cattolica del SS Nome di Gesù di Noci, nel contesto della promozione di iniziative di crescita culturale e sociale, ha avuto il merito di presentare il testo pubblicato da Don Nicola D'Onghia dal titolo: "Il concetto di anima tra neuroscienza e teologia", tesi di dottorato in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Lateranense.

"Il libro - come ha ricordato il moderatore Francesco Ferulli - è suddiviso in tre sezioni: filosofia, neuroscienza, teologia. E per questo abbiamo invitato a parlare alcuni esponenti delle diverse sezioni". Per la prima sezione è stato il prof. Beppe Novembre, docente di storia e filosofia nonché Direttore Responsabile di Noci24.it, ad esprimere il concetto di anima all'interno della storia del pensiero filosofico occidentale. Novembre  ha definito l'originale significato latino e greco della della parola anima per poi evidenziare i principali problemi della filosofia della mente insieme  a numerose tappe del pensiero filosofico su questo concetto, dal mondo greco all'età moderna e contemporanea. Un excursus storico ricco di spunti anche per i relatori successivi.

02-02-concetto-anima-inter-RobertoNEll'intervento seguente la prof.ssa Rosa Roberto, preside del IISS "Leonardo Da Vinci" di Noci, ha sviluppato il tema mettendo in relazione il concetto di anima con la scienza, in particolare le neuroscienze. Dal duopolio metafisico Anima/Corpo, secondo la prolusione della Roberto, si può arrivare al duopolio scientifico Mente/Cervello. E proprio qui si incentra il discorso della preside, dove si differenzia l'organo cervello, dalle funzioni del cervello stesso. Dalla corteccia cerebrale alla coscienza/consapevolezza.

Dal pragmatismo della scienza allo spiritualismo della teologia. È don Luigi Renna, rettore del pontificio seminario regionale pugliese "Pio XI" di Molfetta, a prendere la parola. Per lui il testo di Don Nicola D'Onghia è una prova di dialogo tra queste tre discipline. I tantissimi modi d'approccio a questo tipo di riflessione, secondo Renna, possono sfociare, come in taluni casi è già accaduto, in proposte addirittura di neuro-teologia, ovvero la centralità di Dio nel cervello umano. Partendo da una massima di San Tommaso: "Anima, forma del corpo", il rettore arriva a dichiarare che non si possono affrontare con lo stesso metodo realtà di natura diversa: "Questo dibattito - chiosa il prelato - non vuole dare soluzioni, ma puntare l'attenzione sulla complessità del nostro pensiero e della nostra mente".

La chiusura del dibattito è affidata al protagonista dell'incontro pubblico ed autore del testo dibattuto, Don Nicola D'Onghia. "Per me è stata un'avventura cimentarmi nella stesura di questo testo - dichiara il sacerdote - Mi affascina tutto ciò che complesso." E chiude con una citazione di Mons. Sanna che è al contempo un'affermazione ed una riflessione: "Un dialogo vero ha bisogno di identità quanto di differenza".

Alla fine del dibattito l'idea è che filosofia, scienza e teologia sembrano essere in continuo dialogo con l'animo umano e ne seguono l'evoluzione biologica, mentale e spirituale.

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