"Fabio", il nuovo libro della giovane scrittrice Jasmine Mottola

04-03JasmineMottolaNOCI (Bari) - Nascono finalmente nuovi giovani scrittori. Jasmine Mottola, giovane studentessa iscritta alla facoltà di Lettere e Filosofia di Bari e diplomata al Liceo delle Scienze Umane di Noci, ha infatti pubblicato da pochissimo tempo un suo primo libro intitolato "Fabio", edito da "Altro Mondo". Amante di poesie, della musica hip hop e della chitarra elettrica, Jasmine si è cimentata così in maniera casuale nella narrazione di un racconto, frutto di una riflessione ben precisa.

"Fabio" è un ragazzo di 12 anni e come tutti frequenta la scuola dell'obbligo. Da un giorno all'altro si ritrova a dover incontrare una nuova amica, Lara. Il primo approccio fra i due sarà difficile ma al tempo stesso pieno di sentimenti. Lara è affetta da una malattia: sin dalla nascita la cecità le ha impedito di conoscere il mondo nelle sue forme e nei suoi colori, ma lo stesso Fabio la aiuterà a farle esprimere nella maniera più disinvolta possibile tutto ciò che la sua mente è riuscita ad elaborare nel corso della sua crescita. Una penna speciale, donata a Fabio da un certo Signor Arthur, cambierà la vita di entrambi gli adolescenti. Ma per saperne di più sulla nascita del libro, abbiamo dato la possibilità all'autrice di raccontarcelo.

Jasmine, come è nato questo libro? L'idea di questo libro è nata da un giorno all'altro, non ricordo niente che mi abbia ispirata in particolar modo. È stata come un'idea veloce che mi è passata per la mente e che pian piano ha preso forma. Avevo già in mente di scrivere una storia che parlasse della percezione del mondo senza l'utilizzo della vista. Ma devo ammettere che è stato più semplice capire come i non vedenti percepiscono il mondo grazie alle lezioni di compresenza che facevamo a scuola con il professore di filosofia e la professoressa di scienze sociali. Grazie ai miei professori sono venuta a conoscenza di un'incredibile scrittrice sorda, muta e cieca chiamata Elena Keller. Leggere uno dei suoi libri mi è stato di grande aiuto per immedesimarmi nei panni dei personaggi del mio racconto.

La storia di Fabio è vera o l'hai inventata? La storia di Fabio è inventata ed è tutto frutto della mia fantasia. Anche i nomi dei personaggi sono casuali, ho cercato di utilizzare nomi di persone che non conosco proprio per evitare possibili riferimenti.

Da quanto tempo ti dedichi alla stesura di racconti? Mi è sempre piaciuto inventare nuove storie sin da quando ero piccola. Ho iniziato a scrivere per gioco perché mi divertiva. Ho scritto la mia prima storia all'età di tredici anni. Inizialmente scrivevo a mano tutte le mie storie ma non le facevo mai leggere a nessuno per la vergogna che provavo. A quattordici e quindici anni provai a inviare più di una storia a svariate case editrici abbastanza note, senza avere successo. Poi a sedici anni ho scritto il libro "Fabio". Questa volta mi ero informata meglio sul "percorso di un libro" così mi sono rivolta subito ad una casa editrice per scrittori esordienti ed è stata proprio "AltroMondo editore" quella che ha accettato di pubblicare il mio racconto. Purtroppo oggi per un giovane esordiente è abbastanza difficile pubblicare poichè risulta già difficile offrire garanzie agli editori in questione.

Cosa ti senti di dire al pubblico nocese? Spero che il pubblico nocese abbia occasione di leggere il mio libro. È un libro per tutti, molto breve e facile da leggere. Sarò felice di accettare tutti i commenti e le critiche che sono sicura mi aiuteranno a crescere. Mi auguro di continuare a scrivere in futuro e spero che chiunque abbia un sogno come il mio possa realizzarlo.

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