Con Josefa Idem, "Partiamo dalla fine"

02-13 josefa idemNOCI (Bari) - Josefa Idem con la pagaia è il mito sportivo delle 38 medaglie ed otto olimpiadi da record; Josefa Idem (in foto) con la sua tempra tedesca e la sua passione italiana è la senatrice PD ed ex ministro, dimissionario davanti all'errore; Josefa Idem con pagine d'inchiostro e parole è colei che ama raccontare una vita di sconfitte, di grandi vittorie e di continua e costante crescita e formazione, raccolta in un libro, "Partiamo dalla fine", presentato nella sala nocese "Pio XII" giovedì pomeriggio, davanti ad un pubblico di sportivi, cittadini e curiosi.

Un esempio di umiltà, talento e costanza messo nero su bianco, nel libro e nella storia dei grandi sportivi che possono insegnare qualcosa soprattutto per essersi rialzati ogni volta.

La canoista tedesca naturalizzata italiana è stata ospite nocese grazie all'invito del senatore FI Piero Liuzzi, collega in parlamento e nella commissione per la Pubblica Istruzione, Beni Culturali e Sport: un'occasione per la senatrice di presentare il suo libro, edito da Mondadori, "Partiamo dalla fine", nell'incontro dello scorso giovedì sera moderato dalla giornalista Annalisa Campanella. L'idea della pubblicazione, non la prima per l'atleta tricolore, nasce poco dopo l'ottava olimpiade di Londra 2012, quella che la vede ad un passo dal bronzo, a 48 anni per l'ultimo grande sprint della sua carriera. Nel libro riavvolge il nastro, dai primi successi spensierati alle pressioni e aspettative che distruggono, approdando a quel porto sicuro che è il marito Guglielmo Guerrini e al successo fatto in casa, "made in Italy" fino alla carriera politica, alla carica lampo di Ministro delle Pari Opportunità, Sport e Politiche Giovanili conclusa dopo 57 giorni, il 24 giugno 2013, con le dimissioni per inadempienze previdenziali ed immobiliari.

"Nel libro non mi sono tolta i sassolini, ho solo raccontato la mia esperienza lampo da Ministro: ho certamente deluso i giornalisti, gli stessi che mi hanno assalito quando la questione è venuta fuori. Io sapevo già da tempo di aver sbagliato e come un normale cittadino stavo aspettando i tempi burocratici per pagare il mio errore. Sono stata "punita" per questo, per aver scelto la via di un comune cittadino per pagare le mie colpe: è stata strumentalizzata una scelta di "normalità". Gli episodi negativi insegnano, però, come le sconfitte: 'partire dalla fine' è la capacità di guardare all'obiettivo futuro con la volontà di rialzarsi, ripartire e costruire nel presente il modo per farlo.

02-13 campanella-idem-liuzzi"Le sconfitte insegnano, ma anche le vittorie", confessa la Idem, le prime perchè stimolano nuovi obiettivi, nuovi traguardi, nuove sfide e le seconde per il medesimo motivo, perchè oggi vinci, ma domani puoi perdere e viceversa. Non siamo infallibili, ma abbiamo uno strumento potentissimo per "muoverci", crescere e costruire e sta tutto nella testa. "Quando devi allenarti e fa freddo e proprio non ti va di metterti in moto, lì scatta la testa: l'atleta è anche questo, trova una motivazione, deve trovare una motivazione e tutti possiamo farlo". Ai mondiali del '93, la Idem cade ben due volte dalla sua canoa, anche quando il podio è ad un passo dall'essere agguantato: tornata a casa, si va a prendere il diploma di maturità non ancora conseguito e con il marito lavora sulla canoa e su stessa per creare la 'strategia Idem', quella fatta in casa che rispetta l'individuo, che non crea pressioni e aspettative e che calma le acque per ogni sua futura vittoria. (in foto da sx, Annalisa Campanella, Josefa Idem e Piero Liuzzi)

Con "Partiamo dalla fine", Josefa Idem racconta il suo esempio in qualche modo di self-made woman, nata nell'organizzata e precisa Germania, ma che solo in Italia trova il suo completamento. "Se mischiassimo Germania e Italia sarebbe perfetto", ma la Idem è già il risultato di questo connubio: dal suo paese d'origine vorrebbe forse trapiantare la cultura sportiva, per la quale sia da Ministro che come senatrice nella commissione d'appartenenza sta lavorando, ma dall'Italia vuol tirare fuori il potenziale, tutta la sua potenziale bellezza. "I politici hanno questo compito, ma anche i cittadini":  questa è la Idem dopo la fine del suo mandato lampo, questa l'atleta fatta passare per sconfitta, ma già proiettata al futuro e intenta a costruire nel presente. 

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