La stirpe stravagante, presentato il romanzo di Dante Marmone

02-23marmoneNOCI (Bari) - In bocca il sapore del mare e nell'anima uno spirito brillo e sorridente: sono queste le sensazioni che Dante Marmone trasmette al lettore col suo ultimo romanzo. Sono state queste le medesime sensazioni con le quali, lo scorso venerdì 21 febbraio, l'associazione socio politico culturale Noci2020, ha inaugurato la sua rassegna teatrale con il romanzo intitolato "La stirpe stravagante" (ed. Caratteri mobili).

"Comicità è cultura" : è questo invece lo slogan con il quale l'associazione ha voluto presentare la sua rassegna. A sottolinearne le ragioni è intervenuta Francesca Gigante, membro dell'associazione: "Teatro è cultura" ha esordito, inaugurando la manifestazione "Comicità è cultura. Con questa rassegna abbiamo voluto offrire alla cittadinanza qualcosa di unico ed accessibile soprattutto in termini di prezzi. Ci auguriamo una grande partecipazione". La parola è poi passata alla moderatrice della serata Maria Teresa Notarnicola, che ha intervistato non solo Dante Marmone, autore del testo, ma anche la sua compagna di vita Tiziana Schiavarelli, attrice e protagonista di molti spettacoli scritti dallo stesso Marmone. 

Una tribù di "sfilazze", ovvero di scanzafatiche. Così la popolazione barese del periodo neolitico è stata definita dal protagonista della serata. Il romanzo narra infatti di una popolazione irrispettosa delle regole e strampalata, che si basa su tre sole leggi costituzionali "singolari" e che vede l'uomo indaffarato con gli amici nei vari giochi di comitiva o a raccogliere gamberi, cozze, ostriche e tartufi sulla costa; il tutto accompagnato da birra - l'acqua dei spiritelli-  e allegre stornellate, ricche di sentimento, cantate dagli uomini nei confronti delle loro donne che, invece, si occupavano di tutto: lavavano, cucinavano, facevano razzie nei villaggi vicini, difendevano l'accampamento dagli attacchi dei predatori. I baresi del periodo neolitico erano rozzi sia per il loro fisico ( dotati di una grossa pancia e folta barba), sia nei comportamenti adottati contro i popoli nemici: urla agghiaccianti, morsi, calci, graffi e rutti con spruzzi di succhi gastrici. Ad emergere è una simpaticissima caricatura della baresità per alcuni versi, o per tutti, contemporanea. 

Al comico racconto della tribù barese è poi seguita una accentuata lettura di alcuni versi da parte di Tiziana Schiavarelli. Il pubblico (fra cui il Presidente del Consiglio Stanislao Morea), divertito, ha colto l'occasione per pensare all'opportunità lanciata per il prossimo 28 febbraio: i due attori infatti torneranno a Noci per mettere in scena, presso il teatro Gabrieli (via Vecchia per Putignano), lo spettacolo dell'anonima GR intitolato "Un fattaccio all'improvviso". 

Libri

© RIPRODUZIONE RISERVATA