The Moregunfield, pubblicato il nuovo ep

12-03themoregunfieldepNOCI (Bari) - Dopo la notte bianca universitaria barese dello scorso 6 giugno e l'esperienza sui palchi del Mei di Faenza, per i The Moregunfield è giunta l'occasione di riscattare l'ultimo dei tre premi vinti al Festival Suburbano di Bari con l'Indie Rock Contest. Da qualche giorno è online infatti il primo prodotto discografico del duo Amatulli- Frascati. Si tratta di un ep dalle curiose fattezze sia progettuali che grafiche.

Giunto dopo un anno di lavoro e numerosi live sparsi per tutta la Puglia, il nuovo ep dei The Moregunfiled, gruppo musicale formato da Donato Frascati ed Alessio Amatulli (batteria e basso) giunge forse in ritardo rispetto alla loro data di fondazione ma, sicuramente, con un carico d'esperienza in più. Il nuovo biglietto da visita del gruppo musicale tutto nocese ha una storia strana ma molto fortunata. Tutto questo ce lo hanno raccontato direttamente loro.

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(The Moregunfield al Mei di Faenza) 

Quando e come è nato il vostro primo EP?
"Il nostro ep nasce ad un anno di distanza dalla nostra formazione. La pubblicazione è stata rimandata di molto perché abbiamo preferito concentrarci più sui live. Il festival Suburbano ci ha dato la possibilità di registrare e noi ne abbiamo colto la possibilità, nonostante i mancati biglietti da visita in giro per la nostra regione. Abbiamo registrato con Francesco Aiello, professionista di altissimo livello, per cinque giorni di fila. Adesso siamo davvero convinti di quello che abbiamo registrato perché i pezzi non sono nati per caso ma sono frutto dell'esperienza e dello studio, di numerose prove e numerosi live. La scaletta che ci eravamo prefissi di pubblicare alla fine non è più stata quella. Alcuni pezzi sono stati modificati, altri scartati, altri ancora scritti come nuovi. Alla fine abbiamo ottenuto sei buoni risultati, sei ottime tracce".

Di che genere si tratta?

"Siamo partiti con l'obiettivo di fare punk blues. Ma l'evoluzione e l'anno di lavoro ci ha portato verso altre direzioni. Il blues ha preso altre forme. La componente punk è sparita. Sono subentrati lo stoner, il math rock, la sperimentazione. In quest'anno di lavoro non ci siamo posti dei paletti ma abbiamo voluto spaziare. In questo senso siamo stati anche molto influenzati dall'essere un duo e che con soli pochi strumenti non possiamo ottenere determinati effetti o armonie".

Con questo ep assistiamo ad un passaggio molto importante per la vostra formazione. Sino ad ora il pubblico pugliese e nocese vi ha ascoltati ed ha apprezzato il vostro inglese? I nuovi sei brani sono in italiano. Come mai?

"Non solo italiano. Abbiamo orgogliosamente inserito anche qualche stralcio di dialetto. Ce lo siamo imposti per riuscire ad esprimerci più spontaneamente. Alcuni amici hanno scritto per noi. Giampiero Bruno per esempio. Raccontiamo essenzialmente storie, che partono e si sviluppano intorno ad un concetto. Nulla di astratto o filosofeggiante. In controtendenza rispetto a quella moda attuale di chi dice di fare musica indipendente".

La copertina del nuovo Ep. Di cosa si tratta?

"Si tratta di un'idea originale, non troppo seria ma che ci rispecchia molto. Il booklet è in versione origami con all'interno i sei testi".

Come definite l'esperienza al Mei di Faenza?

"Un'esperienza molto bella. Il centro storico è suggestivo, vi sono palchi ovunque. Una situazione molto viva. Ben organizzato, una gestione straordinaria moltiplicata per i numerosi palchi. Una realtà diversa, insolita dalle nostre parti".

Progetti per il futuro? Vi allargherete?

"Ci stiamo pensando. Per superare alcuni limiti che il duo comporta".

Prossimo appuntamento?
Domani sera al Pellicano di Bari.

E' possibile acquistare l'ep contattando direttamente il gruppo sulla loro pagina facebook, oppure ascoltandoli direttamente online

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