Noci2020: Gianni Ciardo fa sold out al teatro Gabrieli

02 24gianniciardoNOCI (Bari) - Due ore di spettacolo, 120 minuti di risate. Quello andato in scena domenica 22 febbraio 2015 sul palco del Teatro Gabrieli e che ha visto protagonista della serata il cabarettista e musicista Gianni Ciardo (in foto), ha superato le aspettattive di tutti. Lo spettacolo dell'attore pugliese intitolato "Ancora cadi..." ha rappresentato il terzo appuntamento della rassegna teatrale dell'associazione culturale Noci2020 "Comicità è cultura". 

02 24eliamatarreseIntrodotta per la prima volta dal membro dell'associazione Elia Matarrese (in foto), l'esibizione della scorsa domenica aveva registrato innanzitutto, sin dall'apertura della vendita dei biglietti, il tutto esaurito. L'attore comico Gianni Ciardo si è presentato al di là della quarta parete completamente a suo agio e desideroso di salutare gli organizzatori dell'evento, le autorità, ma prima di tutto le padrone di casa, ovvero le suore immacolatine con le quali ha osato "entrare in confidenza". 

Incentrata sull'analisi per così dire "approfondita" dei modi di dire pugliesi ma soprattutto diffusi nella provincia di Bari, la prima mezz'oretta di spettacolo è sembrata essere appertenuta ad un copione proprio dell'artista divenuto nella seconda parte invece occasione per interagire col pubblico. E così da frasi del tipo "Il bambino non mi mangià più", "Sto cucinando a Michele", "tengo le mani d'olio", "mio cugino sta sotto le armi", "Rosa non va molto dietro alla frutta", e "getta il veleno", si è passatti a recitare poesie d'amore e favolette per bambini come quella della formica e della cicogna,  per l'occasione riscritta per un pubblico adulto ed una morale diversa. Una morale che tutto sommato non si rivolge a chi non ha voglia di lavorare ma a tutti coloro che, piuttosto che lavorare, trovano strada facile sposandosi con politici in vista.

02 24gianniciardomusicaFra le stravaganti performance teatrali e "letterarie" non sono inoltre mancate parti musicali. Gianni Ciardo, conosciuto anche per le sue canzoni in dialetto "non tradizionali" (perchè secondo lui qualcosa diviene tradizionale solo trent'anni dopo la morte dell'artista), ha eseguito canzoni conosciute e attese dal pubblico presente come "Enza" o "Ninna nanna". Uno spettacolo insomma che non ha affatto smentito la natura dell'artista ma che è servito a dimostrare quanto in realtà lo stesso artista conosca la natura della società pugliese in cui vive. 

 

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