Dimartino chiude il Bucobum Festival'15 : "a Noci siamo legati emotivamente"

08 19dimartinoNOCI (Bari) - Sono tornati per la terza volta di seguito in quattro anni e, di certo, non smetteranno mai di farci capolino. Lo scorso lunedi 17 agosto a Noci la band di Dimartino si è esibita per l’ennesima volta su palco del Bucobum Festival chiudendo in bellezza l’ultimo dei tre appuntamenti della settima edizione. Un dolce e gradito ritorno quello del power trio ormai divenuto di casa dopo aver inserito Noci, lo scorso aprile, fra i 300 paesi prescelti nello streaming geografico d’anteprima del nuovo disco.

08 19giustocorrentiUn paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via”. Prese in prestito dall’opera di Cesare Pavese “La luna e i falò”, queste sono le parole che hanno dato il nome al quarto, ed ultimo, album dei Dimartino (ancora una volta in formazione trio - Antonio Di Martino basso e voce - foto in alto -, Giusto Correnti alla batteria - foto a lato -, Angelo Trabace alle tastiere - foto in basso). Un disco più maturo, più ricercato e meno intimo: un disco che è un viaggio, semplicemente, che inizia con l’arrivo della primavera e si chiude con settembre, la fine dell’estate e che restituisce frammenti di vita che rischiano di essere dimenticati non pensando dunque al paese inteso non come luogo geografico, ma soprattutto come condizione umana in estinzione per cui è necessario conservare i ricordi.

08 19angelotrabaceProprio come Noci, ha più volte spiegato il cantante della band “alla quale sono legato sia dal punto di vista umano che emotivo, per le sue tradizioni e per sua gente”. L’album, giunto dopo Cara maestra abbiamo perso (2010), Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile (2012) e l’ep non vengo più mamma (2013), hanno messo in luce ancora una volta le straordinarie qualità di scrittura di Dimartino, proiettandolo nel novero dei cantautori e degli autori più interessanti e del panorama italiano. E sul palco, ancora una volta, per le doti musicali di tutti e tre gli artisti non ancoràti al solo indie pop o agli ultimi passaggi elettronici.

Ad accompagnare l’ingresso sul palco del trio è stata la voce del nonno del cantautore – catturata in una traccia presente anche sul nuovo disco, e intitolata “A Passo D’Uomo” – , particolarmente adatta a introdurre il pubblico nella dimensione di paese che è e vuole essere, per l’appunto, una dimensione a misura d’uomo. Il singolo “Come Una Guerra La Primavera”, cantato in coro un po’ da tutti, ha inaugurato poi l’esecuzione delle nuove canzoni – tra le altre, “Niente Da Dichiarare”, “L’Isola Che C’è”, “Le Montagne” e “Calendari” – che vanno a incrementare il vecchio e più noto repertorio pescato soprattutto dall’album del 2012 – di nuovo, tra le altre canzoni, “Non Ho Più Voglia Di Imparare”, “Io Non Parlo Mai”, “Maledetto Autunno”, “Amore Sociale” e una “Ho Sparato A Vinicio Capossela” dal gusto decisamente jazz. A chiudere perfettamente il cerchio, infine, i due brani d’apertura dei dischi precedenti: i bellissimi “Cercasi Anima” e “Non Siamo Gli Alberi”. Intenso, seguitissimo, attesissitmo il terzo concerto di Dimartino non è risultato per nulla ripetitivo o scontato.

Per gli organizzatori del Bucobum festival gli appuntamenti però non finiscono qui. Il prossimo 23 agosto in Piazza Garibaldi a partire dalle ore 21.30 l’associazione culturale riaccompagnerà il Noci Ensamble per il tradizionale e consueto evento di chiusura del festival. La festa della musica sarà tutta lì.

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