La verve della Sciaiatica chiude "l'ottava" di San Rocco

09 15 sciaiatica sagratoNOCI (Bari) - È stata la verve comica della compagnia teatrale Sciaiatica a chiudere il ciclo delle manifestazioni inerenti la festività di San Rocco patrono di Noci. Con uno spettacolo in vernacolo nocese sul tema molto attuale dell’integrazione, la compagnia ha chiuso il cerchio sulle attività settembrine in onore del santo di Montpelier.

Rivisitando lo scketch natalizio Un Natale a Colori, la compagnia dei fratelli Mastropasqua ha adattato la parodia natalizia alla festività patronale. La vicenda si svolge a casa Cardamone, dove papà Tonino e mamma Memena (Filomena), stanno preparando il pranzo di San rocco in attesa dei figli. Mimmo è un pseudo-poliziotto immedesimatosi testa e piedi nel ruolo di Calcaterra della fiction televisiva Squadra Antimafia – Palermo oggi. Rosy invece è di rientro da Firenze con il suo fidanzato Al-Hammers. Nel mezzo vi sono Padre Paulo (di chiare origini brasiliane ma dallo spiccato accento africano!) e Giginho futura stella del calcio sudamericano. Le basi ci sono tutte per la più classica commedia degli equivoci condita da frasi dialettali ed insaporite da luoghi comuni e battute ad effetto.

La scalata al potere di Memena è dettata dal "fare qualcosa di cristiano" per contendersi un posto tra i primi banchi della chiesa matrice alla messa in onore del patrono. Al-Hammers cerca in tutti i modi di farsi piacere da questa famiglia sgangherata dei Cardamone, mentre Mimmo cerca di arrestarlo perché stava per commettere un attentato al campanile appena ricostruito, e padre Paulo deve avere un incontro chiarificatore con don Peppino per capire il significato delle parole fratellanza ed integrazione. Un vero peccato per chi era assente domenica sera in piazza Plebiscito perché hanno perso l’opportunità di vedere la Sciaiatica all’opera sul sagrato della chiesa matrice mentre si divertiva e faceva divertire.

09 15 san rocco ottavaLa piazza antica del paese è stata precedentemente anche teatro della messa dell’ottava dedicata al santo patrono della cittadina murgiana. Tantissima gente ha affollato la piazza per seguire la celebrazione religiosa officiata dall’arciprete don Peppino Cito in cui vi è stata la benedizione dei pani ed il saluto al santo liberatore dalla peste. Un momento toccante per i fedeli e per la comunità religiosa.

Musica

© RIPRODUZIONE RISERVATA