I consigli della settimana: i Negramaro confermano il loro successo

02 04.negramaroI CONSIGLI DELLA SETTIMANA - Non è un caso se i loro concerti raggiungono sempre il sold out in tutta Italia, se la loro musica diventa per molti la colonna sonora delle proprie esperienze quotidiane. A confermare il loro grande successo è l’ultimo album uscito lo scorso 25 settempre, “La Rivoluzione sta arrivando”. Sto parlando dei Negramaro, la band di origine salentina che prende il proprio nome dal vino tipico di questa terra.


La band pubblica il suo primo album nel 2003, Negramaro, con Sugar, ma è con il loro terzo album, Mentre tutto scorre, che preannunciano il loro ufficiale ingresso nel panorama della musica italiana. Da quel momento per loro, infatti, inizia un veloce susseguirsi di grandi successi: numerose le partecipazioni ai più importanti festival della musica italiana, le loro canzoni vengono scelte come colonne sonore sul grande schermo, il singolo Mentre tutto scorre tratto dall’omonimo album resta in classifica per ben 20 settimane vincendo anche il “Premio della Sala Stampa Radio e TV” alla 55° Edizione del Festival di Sanremo.

La band, composta da Giuliano Sangorgi alla voce, chitarra e pianoforte, Emanuele Spedicato alla chitarra, Ermanno Carlà al basso, Danilo Tasco alla batteria, Andrea Mariano al pianoforte e alla tastiera e Andrea De Rocco (campionatore), fino ad oggi ha prodotto vere e proprie hit che hanno fatto da colonna sonora alla maggior parte dei momenti fondamentali della vita di ognuno di noi. Per citarne qualcuno: ricordiamo tutti il tormentone “Estate”, un vero e proprio evergreen che dal 2005, anno di uscita, accompagna l’arrivo della bella stazione; o ancora la dolcissima “Solo per te” o “Tre minuti”, che avremo ascoltato almeno una volta nella vita rivolgendo il pensiero a qualcuno di importante per noi; “Via le mani dagli occhi”, “Lacrime” “Nuvole e lenzuola”, “Un passo indietro”, “Cade la pioggia”. Si potrebbe continuare all’infinito nell’elencare tutti i loro grandi successi.

Dopo “Sei tu la mia città” e “Attenta” negli ultimi giorni stiamo sentendo il loro ultimo singolo “Il posto dei santi”, in radio ormai dal 20 novembre. Un vero e proprio inno alla vita in un’alternanza di melodie pop e rap. Lo stesso Giuliano Sangiorgi ha dichiarato di aver scritto questa canzone dopo la morte del padre: “Io ho pensato che quell’approccio alla morte al lato più nero della vita fosse un limite, facesse finire il sogno dell’arte. A un certo punto mi sono reso conto che quel nero è diventata una sfumatura di colore, chi sa quante persone perdono cari e poi questa cosa si trasforma anche in una nuova consapevolezza. In questo caso questa canzone mi ha permesso di vivere, perché si parla di vivere, e mai sopravvivere”. E’ stato, infatti, lo stesso cantante a porci immediatamente davanti al significato della canzone, pur con la consapevolezza che ognuno di noi in ogni brano può rispecchiare se stesso, la propria storia e le proprie emozioni.

Poi in una sera come tante, stai rientrando a casa e sommersa tra pensieri e impegni una melodia e una frase (“Vivere non è abbastanza se non c’è distanza che non ti permetta di desiderare”) ti allontanano, ti fanno perdere nel traffico di una città confusa e capisci che “Il posto dei santi” è la sua storia, ma infondo anche un po’ la tua.

 

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