La banda cittadina "Santa Cecilia-Sgobba" apre i festeggiamenti civili per San Rocco

09 02 concerto bandistico san roccoNOCI (Bari) - A suon di successi italiani, di indimenticabili colonne sonore, di operetta e grande composizione, la Banda cittadina "Santa Cecilia-Sgobba" ha aperto venerdì 2 settembre, in piazza Garibaldi, i festeggiamenti civili per San Rocco.
La formazione, rinnovatasi nel 2016 tra nuovi talentuosi giovani ingressi ed esperti maestri di musica, ha intrattenuto la platea sotto la cassa armonica illuminata della piazza cittadina, sorprendendo ad inizio e fine concerto, dapprima con un omaggio alle vittime del terremoto in centro Italia e infine con un momento goliardico.

 

La banda cittadina, diretta da Giacomo Lasaracina, si conferma ancora una volta originale e contemporanea, con un altro spettacolo dal repertorio inusuale per le formazioni musicali di paese.
Dopo "Noci mia", "La banda si diverte" nel vero senso della parola, passando poi ad un medley di Ennio Morricone e concludendo il primo momento della serata con la colonna sonora del film di Ridley Scott, "Il gladiatore".

Fabrizio Loperfido, confermatissimo presentatore degli eventi della banda, sottolinea l'eterogeneità della formazione musicale nocese, dove diverse storie e generazioni si incontrano per suonare insieme repertori classici e arrangiamenti contemporanei nuovi e impegnativi: c'è chi ha studiato da autodidatta, chi si è diplomato o studia in conservatorio, chi ha abbracciato da tempo la vita del musicista e chi, invece, a soli 12 anni ha deciso di entrare a far parte della banda cittadina. 

L'ensemble coordinata e armoniosa riattacca con lo spettacolo, eseguendo "Rocky", "Un amore così grande" e infine "Can Can" dall' "Orfeo all'Inferno" di Offenbach, un'operetta in due atti del 1858. E' certamente questa la terzina più variegata del repertorio della serata, sapientemente "mixata" da Giacomo Lasaracina e i suoi musicisti, capaci di passare senza strappi da un brano all'altro.

Le ultime due terzine, invece, hanno omaggiato la tradizione italiana: "Radio Italia" appunto, "Modugno for ever" e "Zeromania"; e ancora "Lucio Story", "Canzoniere napoletano" e "A tribute to Nino Rota". L'ultimo brano, alle 23.00 circa del 2 settembre, vede la formazione pian piano abbandonare il "campo", proprio durante l'esecuzione: uno ad uno maestri e giovani musicisti salutano Lasaracina, ancora intento ad agitare le bacchette e stupito dalla fretta dei suoi componenti.
Rimangono solo due fiati sul palco, anche il percussionista è andato via e non resta che concludere "l'assolo": la musica però riprende, la banda si è ricomposta e torna al suo posto, davanti al pubblico, tentando di suonare e saltare allo stesso tempo.
Un finale diverso per una banda diversa, ma di confermata qualità.

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