Luci, versi e musiche nelle gnostre: il 2 dicembre con Mascolo, Calandrone e Corsi [FOTOGALLERY]

fotoNOCI (Bari) - E’ sembrato quasi un viaggio al centro della terra quello cominciato ieri sera 2 dicembre, fra i meandri del borgo antico, in questo caso delle gnostre. Ricordate Alice quando assiste senza parole alle meraviglie che le passano davanti agli occhi e vede personaggi bizzarri nel fantastico racconto di Lewis Carroll? Ebbene sì, la percezione vissuta con le visual art installate ieri sera nelle tre gnostre interessate dalla manifestazione “Luci Versi e musiche nelle gnostre” ci ha trasmesso  proprio questo sentore, di incanto e magia nelle mure antiche del nostro centro.

Immaginate Largo Porta Nuova, un’intera parete con colori e luci che si muovono e suoni che provengono da qualsiasi balcone o scalinata intorno a voi: le incursioni musicali previste nel programma del 2 dicembre a cura di Gianni e Donato Console (sax e flauto), Giuseppe Tria alla batteria, Carlo Mascolo al trombone e Valerio Fusillo al mandolino, hanno avuto inizio così dando forte spazio e peso a quel progetto di sperimentazione musicale che da sempre accosta Noci all’aggettivo “Capitale dell’improvvisazione”.

Scenografia, un pò di suspance e l’immediata catapulta in quel di Largo Torre, seconda gnostra interessata dalla manifestazione, lì dove, dalle luci ci si è immersi...nei versi. Così come la manifestazione “si è mossa nei luoghi” alla stessa maniera anche Maria Grazia Calandrone, una delle voci più autentiche della poesia italiana di questi anni, si è mossa in qualcosa di profondamente suo ma condivisibile dal lettore, ovvero nella sua ultima raccolta Gli Scomparsi – storie da Chi l’ha visto (LietoColle 2016, Collana Gialla oro). Un libro dedicato ad alcune vite incontrate grazie al museo dinamico dello schermo televisivo. Televisione, internet, realtà virtuale: mezzi nei confronti dei quali la scimmia nuda che siamo nutre sentimenti ancora sperimentali e che la sua poesia esplora con versi dai cliché crudi, da scavare quasi fosse materia.

"Guardare di notte dall'alto un temporale significa inevitabilmente capire che piove solamente dai lampioni in giù" . Dalla poesia recitata...alla poesia cantata. Quella che abbiamo appena trascritto invece è una frase del giovane Lucio Corsi, Le Api, terzo ospite della prima serata di Luci, Versi e musiche nelle gnostre che, con la sua scrittura e la sua vena “glam”, ha popolato Largo Porta nuova di alieni, strani animali di campagna, dinosauri, uomini cocomero e storie contenute in Altalena Boy / Vetulonia Dakar, nonchè una raccolta di due Ep.

Personaggio bizzarro e dalla fervida immaginazione, Lucio ha raccontato la campagna maremmana, sua terra natìa, e tutti gli animali fantastici che la popolano, ma soprattutto la leggenda di Altalena Boy, quel ragazzino che, dopo un giro della morte su un’altalena, sparisce chissà dove. Nonostante la “destagionalizzazione” dell’evento, voluto e promosso dal Comune di Noci col sostegno della Regione Puglia nell’ambito del progetto Inpuglia365, Corsi ha sfidato il blocco delle mani congelate e scaldato il pubblico con il racconto di storie contenute in testi come Alieni, L’astronave è, Godzilla, Migrazione generale dalle campagne alle città, Dinosauri, Søren, Cocomero Canzone per me.

Stravagante, surreale, il cantautore paroliere ha chiuso il sipario lasciando ampia immaginazione sugli scenerai che invece si verranno a creare con il programma delle prossime sere e che è possibile leggere Qui. Di seguito la fotogallery della prima serata.

 

 

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