"NETWORK DANZA PUGLIA", a Noci progetto formativo europeo dell'arte coreografica

12 07networkdanzaNOCI (Bari) - Si è svolto lo scorso 4 dicembre presso il Palazzetto dello sport, il "NETWORK INTERNAZIONALE DANZA PUGLIA" rivolto agli allievi delle scuole patner del progetto formativo ideato e diretto dal maestro e coreografo Ezio Schiavulli. A Noci il progetto ha visto due momenti di condivisione: un gruppo di allievi dai 15 ai 20 anni,guidati dalla coreografa francese Nadine Beaulieu, ha partecipato, nella prima parte della mattinata, al workshop sulla tecnica della danza contemporanea,s ull’improvvisazione e sullo studio delle posizioni anatomiche del danzatore; durante le stesse ore del mattino, gli esperti Enrico Coffetti e Antonella Gaeta hanno tenuto un incontro sulla VideoDanza (proiezioni e conferenza) ad allievi dai 12 ai 14 anni. Nel pomeriggio, invece, i due gruppi hanno invertito le attività (fotografia a cura dell'organizzazione).

Come ha spiegato il direttore Ezio Schiavulli nell' intervista che riportiamo qui di seguito:' ' L'obiettivo principale di questo progetto è puntare ad un lavoro di qualità e crescita degli allievi, ma anche degli insegnanti facendo scendere i costi del lavoro. Quando propongo questa iniziativa alle insegnanti delle diverse scuole, mostro loro una programmazione di coreografi. L'importanza di proporre dei coreografi è che sono personalità importanti della danza all' interno del mondo del lavoro e del commercio, che sanno perfettamente quello che devono essere i danzatori, quindi personalità e tecnica, capaci non solo di costruire intorno a se stessi una tecnica fisica, ma anche una personalità adatta alla figura lavorativa del danzatore, che nel corso del tempo è cambiato e si è modificato, sino ad oggi nel quale si richiede come prima peculiarità la versatilità".

L'obiettivo principale del network è approfondire un settore particolare della danza?

"Quello che ad oggi propongo sono coreografi della danza contemporanea,oggi però il contemporaneo è l'hip-hop, il break, rispecchiano l'evoluzione stessa dello spettacolo. Questi coerografi quindi insegnano non solo tecniche di contemporaneo, ma di qualsiasi settore della danza a partire da quella classica".

A chi è rivolto questo progetto?

"Per qualsiasi coreografo ed artista essere "arrivati" non è mai vero, con il lavoro e con lo spettacolo si è in continua ricerca, quindi è rivolto a ragazzi che sono in formazione, con l'obiettivo di ampliare e completare quello che le scuole fanno quotidianamente. Sono comunque ragazzi promettenti, quello però che mi preme dire alle insegnanti è che non voglio una selezione, deve venire dai ragazzi la volontà perchè è un impegno grande. Il progetto ha una programmazione che vanta 10 mesi di formazione, ai ragazzi viene chiesta costanza, passione e questa risposta la si riceve solo da coloro che hanno determinate proiezioni del futuro, per tanto mi preme ricordare che non è un' audizione a scegliere loro, ma semplicemente vi è una scelta naturale. Questo progetto è anche rivolto alle insegnanti, che con il loro bagaglio crescono sempre più, crescendo quindi con i ragazzi".

I ragazzi lavorano in questi network sulla tecnica, ma è loro riservato una ricerca sulle sensazioni, sulle emozioni che risultano essere il mezzo attraverso il quale la danza arriva al pubblico?

"Il lavoro svolto è ampio, ed è questa la differenza tra l'insegnante ed il coreografo. Questi vanno a formare non solo il danzatore, ma sopratutto lavorano a 360° modellando degli interpreti, un lavoro quindi sulle emozioni, sui gesti, sulla gestione dello spazio, del tempo, sulla postura anatomica".

In particolare, ci racconta dell'ospite di questa giornata organizzata a Noci?

"Nadine BEAULIEU. Si è formata a New York per molti anni, incontrando e avendo modo di imparare la danza con Martha Graham, ad oggi considerata la madre della danza moderna e rappresentate del nuovo modo di vedere la danza. La coreografa francese, tornata in Europa ha fondato una sua compagnia e continua l'attività di insegnamento, si concentra ad oggi sul corpo affermando che sia già pronto per danzare, non avendo bisogno di ulteriori forze esterne da imprimere al movimento".

Contemporaneamente a questo progetto, nella scuola di danza ASD Studio danza, patner e scuola ospitante del progetto,sta accadendo qualcosa?

"Sì, i ragazzi di età inferiore, nella prima parte della mattinata stanno svolgendo un corso di studio sulla videodanza. Abbiamo come ospiti : Enrico COFFETTI, direttore del progetto ministeriale RISICO e programmatore della Triennale di Milano, il quale è a capo dell'istituto CROME che possiede il più grande repertorio di videografia della storia della danza, dalle sue origini sino ad oggi,proponendo a fasi alterne, un lavoro sulla storia della video danza, e poi Antonella GAETA, critico Pugliese di Arte e Cinema, scrittrice de "La Repubblica", proporà un' analisi sul percorso della video danza, tra le quali anche l' intervista alla Beaulieu inerente alla sua carriera. L'obiettivo del proporre ai ragazzi la video danza è quella di mostrare loro come varia la visione del ballerino dal teatro al video, nel quale subentrano nuove componenti come il vento, il mare, il cielo, lo spazio libero ma anche semplicemente un tavolo, favorendo al massimo la stimolazione delle sensazioni".

Il Network Danza Puglia e’ sostenuto e patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali con il Progetto RISICO, CROME, associazioni Coorpi, Peripezie Urbane, (enti che realizzano progetti dalla forte componente multimediale e interattiva), il Teatro Pubblico Pugliese, la città Metropolitana, l’istituto Italiano di Cultura a Strasburgo, in collaborazione con il festival di Barletta Azioni in Danza e con il Teatro Marche’ aux Grains (Alsazia, Francia). Si ringrazia la Scuola di danza ASD STUDIO DANZA per l'ospitalità e gli allievi per la partecipazione condivisa mirata alla crescita personale.

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