La banda celebra 60 anni dalla fondazione: prima serata con musiche popolari

07 28 bandacittadinaprimaserataestiva1NOCI (Bari) – Una veste innovativa quella che la banda cittadina S.Cecilia- Sgobba ha indossato giovedì 27 luglio alla presenza di un folto pubblico, in occasione del primo appuntamento prevsito dal programma delle manifestazioni per lo spegnimento della sua sessantesima candelina.

Il primo degli appuntamenti si è svolto in una location davvero inusuale per i presenti. Al Calvario si è svolto quindi uno degli appuntamenti di punta del cartellone estivo nocese che, come sottolineato dall’assesore agli eventi Natale Conforti durante la serata, ha la funzione di far rivivere e conoscere agli ospiti i vari luoghi del nostro paese.

Durante la serata la Banda cittadina ha suonato pezzi della tradizione nocese come “L’amor s’ pot fe com vol mamme com vol papè”, che racconta di come ai tempi dei nostri nonni il fidanzamento fosse un rapporto sorvegliato attentamente dai genitori e  come anche una semplice effusione labiale fosse vietata in pubblico. Si è proseguiti poi con un brano solamente musicato intitolato “A tocc”, per poi concludere con “Mariann ‘ tu t spus a me”. 

Durante la serata che è parsa simile ad una serenata, il maestro Giacomo Lasaracina ha magistralmente ricoperto il ruolo di cantante, mentre nell’assetto già conosciuto della Banda cittadina sono intervenuti due ospiti: alla chitarra Mimino Toro e al “cupa cupa” Giuseppe Lasaracina.

07 28 bandacittadinaprimaserataestiva2Il cupa cupa è lo strumento chiamato comunemente a Noci “piti pu”: in una condizione di povertà sostituiva il basso, oltre ad essere indispensabile per le serente di matrimoni anni 90; lo strumento è inoltre costituito da un vaso di creta, è rivestito dalla tipica pelle con funzione di risonanza ed ha un asta che viene costantemente mossa dall'alto verso il basso. Data la presenza di questo strumento, è stato suonato, con un coinvolgimento totale del pubblico “u sonator du piti pu”. Ha concluso l’evento la canzone “Noci mia” dedicata ad uno degli ultimi fondatori della banda cittadina, Felice Palattella, al quale la Banda e il Maestro Lasaracina hanno rivolto un commosso saluto per il difficile periodo che sta attraversando.

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