Sebastiano D'Onghia: un uomo mite, un amico indimenticabile

01 22ricordosebastianodonghia1NOCI (Bari) - Apparentemente mite e riservato ma dall’animo generoso. Amante della musica e della compagnia. Una persona corretta, ligia al dovere e capace di fare gruppo. Equilibrato e con profondo spirito d’associazionismo. In poche parole: un amico indimenticabile. È il ritratto che gli Amici del Plettro di Noci hanno voluto tratteggiare di Sebastiano D’Onghia. È il ritratto di una persona che valeva pena di essere ricordata pubblicamente insieme ad amici e parenti a soli quattro mesi dalla sua scomparsa (27 settembre 2017) ma che in realtà rimarrà nel cuore di tanti per sempre (foto Vincenza D'Onghia).

Lo scorso sabato 20 gennaio, nel chiostro di San Domenico, gli amici del Plettro di Noci, insieme alla Pro Loco ed il Comune, hanno inteso rendere omaggio ad un nocese esemplare che tanto ha voluto trasmettere alla comunità in termini di laboriosità e umanità: falegname, musicista, cultore delle tradizioni popolari nocesi, Sebastiano D'Onghia è stato ricordato ripercorrendo ogni fondamentale tappa della sua vita, dagli esordi musicali fino ai suoi ultimi giorni da 70enne combattente qual era. La figura di Sebastiano è stata ricordata rievocando episodi goliardici e felici: lui si avvicinò al mondo della musica negli 70 frequentando sin da bambino la banda cittadina di Noci. Aveva cominciato suonando il clarinetto piccolo in Mi Bemolle ma ha poi proseguito facendo suoi bassi e contrabbassi.

A ricordarlo in sala sono stati gli amici Mino Caldaralo, Gianni Mottola e Vincenzo Sansonetti (che hanno tracciato un ritratto di Sebastiano D’onghia ripercorrendo alcune esperienze con il Gruppo Folk “La Murgia”) ma anche gran parte della sua famiglia, per l’occasione rappresentata dalla presentatrice Dott. Vincenza D’Onghia. Molto interessanti i due momenti in cui il piccolo musicista Rocco Colonna ha suonato per il pubblico il basso acustico dello stesso Sebastiano; ancora più emozionante l’esecuzione a luci spente di un Notturno di Carlo Silvestri, così come Sebastiano aveva sempre desiderato.

Non solo musicista: Sebastiano è stato umile falegname. Ha rappresentato la categoria egregiamente ed è stato lo stesso assessore agli eventi Natale Conforti a ricordarlo, sentendosene orgoglioso. Per l’occasione non sono mancati anche i ricordi del Sindaco Nisi e del Senatore Liuzzi per i quali, Sebastiano, rappresenta e rappresenterà per sempre un esempio da seguire. Un appello sociale è stato infine lanciato dalla Dott.ssa Vincenza D’Onghia ricordando gli ultimi 40 giorni di vita dello zio Sebastiano affinché negli ospedali vengano ridotti i mezzi di contenzione meccanica.

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