Saverio Mercadante: Emilia e Paolo Zamuner incantano il Chiostro delle Clarisse con “I Classici del jazz"

11 13classicideljazz 15 copyNOCI (Bari)- Lo scorso 11 novembre, a partire dalle 20:30, il suggestivo Chiostro delle Clarisse ha ospitato il primo dei tre conclusivi appuntamenti della “Rassegna di Concerti 2018” organizzati dall’Associazione Musico Culturale Aulos di Noci in collaborazione con il Comune di Noci organizzati nell’ambito del 14° Concorso Internazionale di Clarinetto “Saverio Mercadante”. Emilia e Paolo Zamuner hanno incantato la platea a colpi di altissimo Jazz. Non è mancato un sentito omaggio al grande cantautore Pino Daniele.

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Cosa c’è di meglio delle note calde ed avvolgenti del Jazz puro, per riscaldare una fredda serata novembrina? La bravissima cantante Emilia, con la sua voce potente ed in grado di assumere sfumature da brivido, e l’altrettanto talentuoso pianista Paolo Zeamuner sono perfettamente riusciti nell’intento di entusiasmare ed emozionare la platea radunatasi nel suggestivo scenario del Chiostro.

I due cugini, seppur giovanissimi, stanno progressivamente affermandosi a livello internazionale e possono già vantare prestigiose collaborazioni con artisti di grande spessore quali: Andrea Rea, Daniele Sorrentino, Giulio Martino, Massimo del Pezzo, Marcus Gilmoure, Drew Gress, Chris Tordini, Claudio Fasoli, Fulvio Sigurtà, Massimo Morriconi, Emanuele Cisi, Furio di Castri, Piero Frassi, Massimo Manzi, Alessandro Castiglione, Marcio Rangel, Sandro Deidda, Mino Lanzieri, Aldo Vigorito, Giuseppe La Pusata, Massimo del Pezzo, Carlo Lomanto, Giuppi Paone e con attori quali Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Silvia Siravo, Francesco Sala, Marina Tagliaferri e Sebastiano Somma. Hanno partecipato ad eventi e concerti quali "Siena Jazz", "Budapest jazz Club", “Lucca jazz donna”, Ionio Jazz Festival, Macerata jazz oltre che tournee in Spagna, Macedonia, Portogallo, Germania, Belgio e Turchia.

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Il presidente dell’associazione Aulos, Antonio Tinelli, nel discorso introduttivo, ha tenuto a ricordare che, mentre presso il Chiostro delle Clarisse stava per aver luogo il concerto, a Ginevra era in pieno svolgimento un prestigioso concorso internazionale di clarinetto, che vedeva tra i finalisti tre dei vincitori delle passate edizioni del “Saverio Mercadante”. Un grade orgoglio per la nostra Noci. Nel presentare Emilia e Paolo Zamuner, Tinelli ha raccontato di averli conosciuti a Napoli (i due sono infatti partenopei) davanti ad un buon piatto di ravioli. Riconoscendo il loro talento e restandone incantato, non ha potuto esimersi dell’invitarli.

Il resto lo hanno fatto le dita di Paolo Zamuner, che si muovevano con maestria disarmante sul pianoforte e la voce calda e camaleontica della bravissima Emilia, in grado di regalare brividi di emozione e di far restare gran parte della platea a bocca spalancata. Non sono passati inosservati neanche i sorrisi solari che la bella e brava cantante ha regalato al pubblico: sorrisi che sono emblema di quella positività e quella gioia di vivere partenopee. Dopo tutto, anche un sorriso ha la sua musicalità, e se la si sposa con le note del jazz, ne nasce qualcosa di unico!

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Molto accattivante il repertorio eseguito: Don’t get around much anymore (di Duke Ellington); Eu sei que vou te amar (di Antonio Carlos Jobim), Stoppin’ at Savoy ( di Chick Webb e Benny Goodman; My Funny Valentine (di Richard Rodgers); Twisted (di Wedell Gray); Over The Rainbow (di Harold Arlen); The Nearness of You (di Hoagy Carmichael) e Take “A” Train ( di Duke Ellington).

Non è mancato, al di fuori del repertorio in scaletta, un sentito omaggio al cantautore Pino Daniele, colui che ha saputo unire napoletanità e blues a qualche nota di jazz. Prima di esibirsi in una stupenda versione di “Quando” e “ A me me piace o’ blues”, la stessa Emilia Zamuner ha dichiarato: “Ad un certo punto mi sono detta: Ok, vado in America a studiare da vicino i più grandi jazzisti ma…il nostro Pino? Non si può mica non considerare anche i talenti di casa nostra” . Lo scroscio di un applauso interminabile, frutto dell’esplosioni delle emozioni provate unanimemente e di quelle più intime e soggettive che ognuno ha avvertito ha concluso la serata di elevatissimo spessore musicale.

 

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