“Bastasse il cielo Summer Tour 2019” di Pacifico fa tappa a Noci: l'intervista al cantautore

07 30 PaicifoBastasseilcielosummertour 13NOCI (Bari) - Il succulento cartellone di eventi "Noci Estate 2019 – Noci Città delle Arti e della Cultura”, elaborato e patrocinato dall’Amministrazione Comunale, si è aperto con la partecipazione di un artista di quelli con la “A” maiuscola. Lo scorso 28 luglio infatti, Piazza Garibaldi ha ospitato uno dei cantautori attualmente più apprezzati sulla scena nazionale, e che si sta facendo conoscere molto anche all’estero. Protagonista del magico concerto, tra l’altro totalmente gratuito, è stato Pacifico (al secolo Luigi “Gino” De Crescenzo). Il cantautore, porta in giro per l’Italia il suo disco di inediti intitolato appunto “Bastasse il cielo”. L’album, che racchiude dieci bellissimi brani, è stato pensato e scritto a Parigi. Con un semplice click è quindi rimbalzato quasi l’intero pianeta. Un disco “gentile” - così l’ha definito lo stesso Pacifico, che a concerto ultimato, ci ha concesso una bella intervista.

07 30 PaicifoBastasseilcielosummertour 15Diciamoci la verità: il panorama musicale italiano è super affollato di cantanti, alcuni anche molto bravi. Pochissimi però sono (ahinoi) i veri cantautori che ci sono rimasti. Quelli alla Fabrizio De Andrè, alla Lucio Battisti o alla Luigi Tenco, per intenderci. Pacifico, che lo scorso 28 luglio si è esibito gratuitamente in Piazza Garibaldi, può certamente considerarsi uno di loro. Tant’è che per ben due volte si è aggiudicato l’ambito e prestigioso “Premio Tenco”. Sono frutto della Penna di Pacifico i testi di alcuni dei brani più apprezzati interpretati da artisti del calibro di Ornella Vanoni, Andrea Bocelli, Gianna Nannini, Adriano Celentano, Malika Ayane e molti altri. La musica di Pacifico è per tutti, ma si rivolge in particolar modo ai veri cultori della tradizione cantautoriale, che coniuga la bellezza delle melodie alla profondità dei testi. Le canzoni dell’artista Partenopeo d’origine, non sono decisamente adatte ad un ascolto disattendo. Vanno “sentite” in maniera profonda, con le porte del cuore spalancate.


07 30 PaicifoBastasseilcielosummertour 7Il concerto è stato brevemente introdotto da Ciccio Mastrangelo, che ha voluto tra l’altro raccontare un singolare episodio, e da cui si evince l’uomo (Gino) che c’è dietro l’artista Pacifico. Arrivato per sfortunate circostanze in ritardo ad un concerto dell’artista, Mastrangelo ne fu ovviamente mortificato. Il cantante però, percependo questo profondo senso di costernazione, decise di invitarlo a cena in un ristorante di Crispiano.
“Ciao Noci! Benvenuti a tutti e grazie per essere qui in mia compagnia, in questo incontro senza tempo che proverà ad esonerarci dai problemi e dalle quotidiane preoccupazioni. Grazie per questa bella terra che avete sotto i piedi e che questa sera ci ospita ; grazie al Bar Pace che ha accolto me e i musicisti per saziare la nostra fame con le vostre bontà”- queste le parole con cui Pacifico ha introdotto il concerto, che si è aperto proprio con il bellissimo brano “Bastasse il cielo”. Un brano che allude alla disperata speranza che quello sconfinato tetto naturale che ci ritroviamo sulla testa, possa bastare a proteggerci da tutto il male e da tutte le brutture a cui quotidianamente siamo invece sottoposti. Altro brano molto intenso dal punto di vista emotivo è “In cosa credi (le nostre piccole armi). Il testo trae ispirazione da un evento tragico (il terremoto che colpì il Giappone qualche anno fa). Si tratta di un dialogo tra un uomo che possiede una grande fede e uno decisamente più scettico. Sono interrogativi importanti, che ognuno di noi inevitabilmente si pone, soprattutto di fronte ad episodi tragici.


07 30 PaicifoBastasseilcielosummertour 30A colpire davvero tutti, oltre alla vera e propria performance musicale, è stato il rapporto che Pacifico ha intrattenuto con la vasta platea di ogni età. E’ veramente raro infatti che un artista, tra un brano e l’altro della scaletta, si fermi ad interloquire con il pubblico circa le vicende e le emozioni che hanno segnato la genesi di quella canzone. E’ il caso di “Second Moon”, ispirata all’allunaggio, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario.
“Ero davvero molto piccolo allora, eppure, come dico nel testo, quella notte del 69’ la ricordo benissimo. A me Armstrong che si muoveva goffamente sul suono lunare per via dell’assenza di gravità, appariva come uno di quegli strani pupazzi che vedevo nei cartoni. Non potevo ovviamente essere consapevole della storica portata dell’evento. Quello che però mi interessava di più era spiare di soppiatto la vita notturna e segreta dei grandi”- ha dichiarato il cantautore prima di eseguire il brano.
07 30 PaicifoBastasseilcielosummertour 4Il concerto ha anche visto gag divertentissime tra il cantante  e i suoi musicisti, che hanno fatto sorridere di cuore l’intera platea.
Al termine della serata, Pacifico non si è infilato a razzo in auto per poi dileguarsi, ma si è intrattenuto con i fan per qualche selfie ricordo e per autografare copie del suo disco. Per tutti un sorriso e una pacca sulla spalla. Seduti assieme al lui su una panchina in Piazza Garibaldi, come si fa con l’amico che si conosce da sempre, noi di Noci24 abbiamo intervistato per voi Pacifico.


Pacifico, ci lasci dire che oltre alla sua bravura ci ha molto colpito il rapporto che lei tiene ad instaurare con il suo pubblico.
Grazie! Bhè effettivamente la gente non se lo aspetterebbe dal cantante ultra famoso, vogliono solo ascoltare le canzoni una dietro l’altra e basta. Nel mio caso, si aspettano un minimo di interazione, un contraccambiare il calore che mi dimostrano!”

Certo, ma probabilmente al pubblico farebbe immensamente piacere un po’ più di vicinanza anche da parte delle star internazionali. Semplicemente però viene automatico pensare che questo non accadrà, anche se agli artisti in realtà non costerebbe nulla.
Sicuramente! Non costa nulla e poi è la stima e l’affetto di chi ci ascolta a darci la carica per andare avanti”


Dai suoi testi traspare pura poesia: vorremmo tal proposito chiederle quanta ne manca di poesia nell’attuale panorama della canzone italiana.
Non voglio sbilanciarmi troppo a riguardo perché non sta a me dare un giudizio, però lasciatemi dire che purtroppo il panorama è nettamente peggiorato negli ultimi anni. Non si cura come si dovrebbe una canzone, in tutti i suoi aspetti, dalla musica ai testi. Ciò non toglie però che abbiamo anche bravissimi artisti e dobbiamo esserne orgogliosi!"


Andiamo alle origini: quando ha sentito la passione per la musica “bussare” alla sua porta?
“Devo ammettere che è arrivata tardi, all’età di 39 anni. Però chissà, magari era lì fuori da tempo e sono stato io a non accorgermi del suo bussare!”


Oppure, semplicemente tutto arriva al momento opportuno nella vita di ognuno, un momento che cambia soggettivamente.
Ovvio! Devi essere totalmente pronto, così come per il diventare papà. Anche questo traguardo l'ho raggiunto da poco!"


Auguroni allora! Suo figlio sarà sicuramente fortunato perché crescerà con gli innumerevoli stimoli che la musica può offrire.
“Questo sicuramente, anche se purtroppo questo mestiere sottrae tanto tempo e riuscire ad essere un buon padre è difficile. Tuttavia, si cerca di fare in modo che il tempo dedicato, anche se poco sia della massima qualità"


Parliamo però anche della “paternità di una canzone”. Dove nasce l’ispirazione? Vale a dire, chi scopre di avere “il dono” della scrittura, in che modo può coltivarlo?
“Diventando non un buon ma un ottimo osservatore, abbandonando la superficialità. Posso confermare che l’ispirazione risiede molto più spesso nelle piccole cose, solo che, siccome sono piccole, spesso ci dimentichiamo di osservarle! Per questo forse crescendo questa capacità si acuisce, si diventa più maturi e si presta maggiore attenzioni alle cose che contano”


Parliamo dei grandi cantautori: chi è tra di essi quello che l’ha ispirata e continua ad ispirarla maggiormente?
-“Sicuramente Lucio Battisti per quanto riguarda proprio la musicalità. Per quanto concerne invece i testi, personaggi come Tenco o De Andrè resteranno mostri sacri!"


Testo e musica: cosa conta di più in una canzone?
Come dicevo prima, una canzone deve essere curata al massimo in ogni suo aspetto, quindi contano entrambi allo stesso modo perché ne risulti un qualcosa di perfettamente bilanciato!”


Quando compone, parte prima dalla musica o dal testo?
“Mi accade molto più spesso che sia la musica il punto di partenza da cui poi nascono le parole. Ci sono stati però anche casi in cui sono partito dal foglio bianco!”


Qual è la differenza tra lo scrivere per altri artisti e il farlo per se stessi?
Ovviamente scrivere per altri artisti è un lavoro su commissione, anche se davvero non semplice. Ti trovi davanti ad artisti con diverse età e in differenti fasi della loro carriera e della loro vita.
Devi essere molto attento anche dal punto di vista psicologico nel cogliere cosa vogliano dire, tenendo conto anche di quale sia la fascia di pubblico a cui si rivolgono maggiormente. Quando scrivi per te stesso, hai semplicemente carta bianca!”


Pacifico, la ringraziamo per la grande disponibilità e per le emozioni che ha regalato a noi e all’intera platea, augurandole per la sua carriera sempre nuovi fiori d’ispirazione, che saprà continuare certamente a donarci.
Grazie di cuore a voi e alla vostra Noci! Spero di tornare ad abbracciare presto la vostra cittadinanza!”
Noci ha salutato così uno dei pochi veri “cantapoeti” rimasti sulla scena musicale e di poeti c’è sempre bisogno in una società che la poesia, purtroppo, la bistratta e la soffoca. Pacifico uno di noi: grande nella sua disarmante umiltà!

{gallery}oziogallery3/fotonotizie/Gallery_2019/2019-07-30-Pacifico{/gallery}

 

Musica

© RIPRODUZIONE RISERVATA