Piazza Garibaldi ospita il concerto lirico-sinfonico dell'Orchestra di Fiati "M°Giuseppe Chielli"

08 1 ConcertoLiricosinfonicoorchestraGiuseppeChielli 2NOCI (Bari) - Si è tenuto lo scorso 30 luglio in Piazza Garibaldi il concerto lirico-sinfonico dell' Orchestra di Fiati M° Giuseppe Chielli, diretta attualmente dal Maestro Michele Lapolla e che vanta una serie di partecipazioni ad eventi davvero prestigiosi. La serata è stata introdotta dalla Dottoressa Vincenza D’Onghia, appassionata cultrice della storia della musica e di musicologia, curatrice inoltre dell’ufficio stampa dell’etichetta discografica “FARELIVE”. La D’Onghia ha voluto soffermarsi in particolar modo sulla funzione storica, sociale e culturale della banda. Piazza Garibaldi si è trasformata quindi in un teatro a cielo aperto, dove sono andati in scena Puccini, Verdi Bizet Offenbach e le varie intramontabili della loro musica operistica. Il concerto però ha voluto abbracciare i gusti di tutti: la seconda parte quindi, è stata dedicata alla musica leggera, dalla canzone napoletana ai brani pop tra i più ascoltati. Il concerto, fortemente voluto dal Presidente dell’Orchestra, Piero Enzo Ferrante, è stato patrocinato dal Comune di Noci e realizzato grazie al contributo dello sponsor ufficiale “Sforno” di Stefano Callegari. Le splendide voci protagoniste sono state quelle dei Tenori Nicola Malagnini e Nicolò Balducci, della Soprano Tiziana Armagno e della Mezzosoprano Valentina Leone. Profonda e diversa, assolutamente priva di ogni retorica, è stata la bella introduzione della Dottoressa Vincenza D’Onghia.

08 1 ConcertoLiricosinfonicoorchestraGiuseppeChielli 7“E’ per me un piacere accogliere questa sera “L’Orchestra di Fiati Giuseppe Chielli” di Noci,diretta dal Maestro Michele Lapolla. "Piacere reso ancor più vivo dalla consapevolezza di perpetuare una sorta di rito nel solco di una tradizione ormai secolare, che trova a Noci le sue radici in epoca tardo-borbonica, per raggiungere il massimo splendore nel periodo unitario e post-unitario”, ha esordito la D’Onghia, che si è poi soffermata sulla funzione storica, culturale e sociale della banda.“La banda è stata per più di un secolo ambasciatrice di un’identità nelle principali piazze del Mezzogiorno e, guidata da prestigiosi nomi, non ultimo quello del compianto Giuseppe Chielli, si è dimostrata una realtà versatile capace di evolvere al passo con i tempi e calcare palcoscenici diversi dalle consuete Feste Patronali”.

Quello su cui la dottoressa ha voluto richiamare l’attenzione è stato il merito della banda come veicolo di cultura musicale. “Solo grazie ad essa infatti, la Grande Musica, dal melodramma alle musica sinfonica Europea, ha potuto raggiungere davvero tutti gli strati della popolazione, anche quelli più poveri che certamente non potevano frequentare i teatri, o quelli risiedenti in zone lontane dai centri culturali!". Epistolari cercati e recuperati dalla Dottoressa D’Onghia nel corso dei suoi studi di approfondimento, testimonierebbero i rapporti tra grandi compositori del calibro di Puccini editori quali i Ricordi e direttori come Alessandro Vassella. Quest’ultimo ad esempio è stato autore di numerose trascrizioni di melodramma per banda che potevano così essere eseguite molto prima che le opere su cui erano basate venissero messe in cartellone nelle varie città italiane! 

Sicuramente, tra la platea, in tanti avranno davvero immaginato di trovarsi a teatro. Dall’ “Habanera” tratta dalla Carmen di Bizet a Puccini e Verdi con arie tratte dalla Turandot, Madama Butterfly, la Traviata, il rigoletto. In particolare, due “chicche della serata” sono state la “Barcarolle” di Offenbach e il “coro a bocca chiusa” tratta dalla “Madama Butterfly”. Quest’ultima aria è molto difficile da eseguire soprattutto se il coro è composto soltanto da sole quattro persone (due tenori, un soprano e una mezzosoprano) Dopo una brevissima pausa, si è cambiato completamente repetorio con la musica leggera eseguita al livello strumentale. Dai classici intramontabili della canzone Napoletana alle più apprezzate "evergreen". Tutta dedicata a Noci, di cui Lucio Dalla era cittadino onorario, è stata la sua bellissima "Caruso". E non è mancata una dedica speciale al presidente Ferrante: "Un amore così grande" (di Claudio Villa) da riferirsi ovviamente all'amore viscerale per la musica. Altro cantante "amico di Noci" è sicuramente "l'istrione" Massimo Ranieri, del cui repertorio sono state ripropste "Rose rosse" e la struggente "Perdere l'amore". E per catturare anche i gusti dei giovanissimi, medley pop statunitense. Vedere la gente che torna in piazza ad ascoltare la banda e a sognare è una piccola grande magia che si rinnova!

Musica

© RIPRODUZIONE RISERVATA