NOCI (Bari) - Il festival della Valle d'Itria, ormai alla sua 37° edizione, giunge a Noci. Un nuovo spazio si è aperto per le proposte del festival e questa volta, nella maniera più originale possibile, ad ospitare "l'opera workshop" del 27 luglio, il suggestivo Chiostro di San Domenico. I titoli operistici di questa nuova edizione, che ha avuto l'onore di coincidere con il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, disegnano un itinerario nella storia del teatro musicale dal XVII° al XX° secolo.
In particolare, Noci ha avuto l'onore di assistere alla messa in scena di un opera gioiello della Scuola Pugliese-Napoletana di Giacomo Tritto, riconducibile esattamente al 1783, dal titolo Il Convitato di Pietra. L'opera lirica, di qualità prevalentemente ritmica e caratterizzata da scene tipiche della commedia popolaresca, è stata interpretata da sei giovani artisti della neonata Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti" (foto in alto e accanto), riportando fedelmente il mito di Don Giovanni che, introdotto in un'ambientazione popolare i cui personaggi appartengono ad una bassa classe sociale, impone la sua presenza e il suo ruolo, facendo riflettere il pubblico su di un tema fondamentale quale "la coscienza del potere", nonché tema centrale riproposto in tutte le serate del festival.
L'opera, divisa in due parti, si è conclusa con l'intervento del Sindaco Liuzzi che, onorato di aver ospitato un festival così importante, ha portato i suoi saluti al Presidente Franco Punzi (in foto) e a quanti giornalisti Rai e della Gazzetta del Mezzogiorno, seguono da anni le proposte e gli eventi della Valle d'Itria. Per concludere, le parole del Presidente Punzi. "Venendo a Noci ho pensato: Torno a Casa mia! Martina Franca e la Valle d'Itria tutta sono luoghi che mi appartengono ed è per questo che spero che la musica, il teatro, la danza, la cultura e il cinema entrino nel cuore di tutti voi giovani ed anziani, ma soprattutto giovani perché è proprio la musica che ci consente di rimanere tali".