Ancora musica e poesia a "Cavallo del Carnevale"

02-24VittoriotinelliCarnevaleNOCI (Bari) - La manifestazione "A cavallo del Carnevale" riscuote successo anche per il post sfilata. In seguito alla presentazione delle maschere avvenuta in Via Calvario lo scorso 19 febbraio un nuovo scenario è stato allestito all'interno del chiostro domenicano. Questa volta, però, per declamare in forma lirica e poetica le grandi composizioni del poeta e pedagogo Vittorio Tinelli, a Noci già omaggiato efficacemente nel corso della scorsa estate 2011.

Nuove voci dialettali hanno allietato la serata. Soci e dirigenti dell'Associazione "Vittorio Tinelli – parole e cose nuove" hanno declamato versi, rime, rarità liriche appartenenti al grande repertorio di composizioni in prosa ed in poesia del poeta scomparso ventuno anni fa. Ed i quadrupedi sono tornati a nitrire, l'asino a ragliare, i contadini ad imprecare, i massari a disporre e "a femmene de case" a governare...restituendo fra l'altro ancora un notevole valore al protagonista della serata: il cavallo Murgese. Il pubblico divertito ha accompagnato i "fini dicitori" ripetendo i refrain, mentre il sindaco Piero Liuzzi, invitato dal prof. Leonardo Tinelli a recitare la poesia sugli effetti portentosi del vino ("mire putente"), ha colto l'occasione per ringraziare delle collaborazioni ricevute per la lusinghiera riuscita della sfilata. "Sono grato – ha aggiunto – ai membri dell'associazione Tinelli per il monumentale apporto alla conoscenza, al processo virtuoso di riappropriazione, al percorso di formazione delle coscienze svolto dal sodalizio".

E' seguito il concerto in costume settecentesco del quartetto d'archi messo a disposizione dall'associazione Aulos, la stessa del "Civico coro di voci bianche città di Noci". Negli spartiti si è rivelata per intero l'allegria e la gaiezza del carnevale; sono stati eseguiti brani di Astor Piazzolla, di Benedetto Marcello e dal Rondò Veneziano. L'indovinato abbinamento del Carnevale col cavallo Murgese, foriero di ulteriori sviluppo ed approfondimento per quanto riguarda la specificità dell'uso ultrasecolare del quadrupede nella storia economica e sociale di Noci e della Murgia, ha destato sorprese nel pubblico cittadino. "Un assaggio di quello che può rappresentare – ha spiegato il sindaco – la capacità di attingere a piene mani alla tradizione, purchè non la si tradisca, non la si strumentalizzi".

Gli intenti per gli anni a venire sono chiari. Forte è la volontà da parte degli organizzatori (Amministrazione Comunale e Associazione regionale del Cavallo Murgese) di ripetere la medesima manifestazione, questa volta però mediante coinvolgimento di tutte le associazioni operanti sul territorio affinché, ha commentato Liuzzi, "queste possano definirsi portatrici di altre sensibilità culturali e sociali e riescano a sollecitare la ricerca seria e filologica sui tempi della festa nella tradizione contadina e nell'ambito del complesso rapporto città-campagna, tuttora persistente nel nostro tessuto sociale".

Musica

© RIPRODUZIONE RISERVATA