L'intervista alla prima insegnante di Gianni Goffredo: il ballerino è a un passo da Amici

arte e spettacolo - marialisa daprileNOCI (Bari) -  Continuiamo a parlare del danzatore nocese che sta tenendo con il fiato sospeso il suo paese natale: dopo averlo visto sabato scorso nel pomeridiano di Amici, rivedremo Gianni il 4 gennaio nel corso della puntata per la formazione della classe di quest'anno, ma in attesa del 'giorno del giudizio' scopriamo qualcosa di più su questo ballerino di talento ed esperienza che ha mosso i primi passi nella sua scuola di paese. A quel tempo, Marialisa Daprile...

Sembrerebbe l'inizio di una favola e in fondo lo è, come ogni percorso che nasce da un sogno e si tramuta in realtà: Gianni sognava la libertà in punta di piedi già a 5-6 anni, ci racconta la sua insegnante, appunto Marialisa Daprile, responsabile dell' Associazione StudioDanza. I tempi, però, non erano ancora maturi per questa scelta e Gianni abbandona gli studi, per tornare più consapevole di prima a 10 anni, cimentandosi nel classico con Marialisa e nel moderno con Silvia Mastrangelo, altra sua storica insegnante. E' nella scuola nocese che questo ragazzo ha coltivato le sue speranze, ha messo alla prova i suoi limiti e ha preso consapevolezza di sè come ballerino, prendendo le forze per spiccare il volo nelle Accademie che gli hanno spalancato le porte e ora una potrebbe ancora aprirsi. E' nella sua prima scuola che 'si rifugia' quando è a Noci, ritrovando coloro che per primi hanno creduto in lui, chiedendo consigli alle sue insegnanti, provando e crescendo con loro, come a 5, 6 e 10 anni. Ad ogni modo, nel danzatore Gianni Goffredo c'è un pò di questa scuola di paese, un pò di umile ambizione, una silenziosa voglia di riscatto e certamente un pò di Marialisa Daprile.

Come si è formato Gianni nella tua scuola?

"Gianni ha conseguito da noi la certificazione Royal Academy nei livelli Intermediate Foundation e Intermediate,  è con queste 'carte alla mano' che si è presentato alla Scuola San Carlo. Con Silvia, invece, ha fatto diversi stage di contemporaneo e jazz, ha vissuto intensamente la scuola e tutte le sue attività soprattutto negli anni delle medie, poi è partito."

Lo hai spinto tu a tentare la carriera professionale?

"Dal mio canto, gli ho sempre consigliato di sostenere gli stage, soprattutto per allargare i suoi orizzonti, ma credo che la parte più consistente l'abbiano fatta i suoi genitori, con un sostegno a 360°. In un mondo come quello della danza, se non hai qualcuno che creda fortemente in te e che ti aiuti ad andare avanti, è difficile andare lontano."

E tu credevi in lui?

"Sì, credevo e credo ancora lui abbia le carte in regole per fare il ballerino, linee perfette, molto belle, doti naturali, poi ogni volta che viene a trovarmi lo trovo più sicurò di sè, ma spero non perda mai l'umiltà che gli ho sempre riconosciuto. Gianni ha capito che con lavoro e sacrificio i risultati arrivano, è andato a Monaco per tentare l'esperienza nella prestigiosa Ballett Akademie, rinunciando alla Scala, scuola italiana dove almeno con la lingua e con l'ambiente non avrebbe trovato problemi. Invece no, senza punti di riferimento e senza conoscere la lingua ha accettato questa enorme sfida e l'ha vinta e credo non sarà l'ultima."

Quale ricordo conservi di lui nella scuola?

"Sicuramente i saggi finali, quando ballava nel gruppo di classico di Cristina, Monica e Adriana (altre tre ballerine della scuola), lo ricordo sempre con loro, hanno fatto belle cose."

Cosa ti auguri per lui ad Amici?

"Spero che lui veda questa esperienza come un trampolino di lancio e non come un punto d'arrivo e che non perda mai di vista i suoi sogni e le sue ambizioni, per le quali ha lavorato e studiato tanto."

Cosa ha dato Marialisa Daprile a questo ballerino?

"Forse la passione, ma più di tutto spero di avergli infuso la voglia di costruire qualcosa, soprattutto per sè stesso."

Senti di dirgli qualcosa in particolare?

"In bocca al lupo da me e da tutta la scuola, ovviamente!"

 

 

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