Il quadro malato, successo alla Filarmonica Romana

Turi-domenico-compositoreROMA - Torna a calcare i palcoscenici nazionali il compositore nocese Domenico Turi (in foto), ed ancora una volta è grande successo. Applausi scroscianti hanno accompagnato la sua nuova composizione "Ombra. Omaggio a Lorenzo Indrimi", eseguita in prima assoluta all'Accademia Filarmonica Romana mercoledì 26 giugno.

La composizione è stata eseguita nell'ambito del ricco calendario musicale dal titolo "I giardini di Luglio" sezione Il bosco di Eros, una sorta di megafestival dell'Accademia Filarmonica Romana che si rinnova di anno in anno con un tema sempre diverso.

06-29-quadro-indrimiAlla Sala Casella della Filarmonica si è giocati sulla contrapposizione eros/thanatos dando forma e vita ad un "quadro malato" (in foto). Un pittore trasmette il proprio malessere all'interno di un suo quadro. Chiede perciò ad un chirurgo di operarlo. Il medico accetta e prepara un intervento in un grande ospedale romano per estirpare la malattia dal quadro (ed anche dal pittore). Ecco perché Domenico Turi scrive "Ombra", una composizione per bayan, magistralmente eseguita dalla mottolese Saria Convertino, che descrive il momento difficile e delicatissimo di un intervento chirurgico. La perfomance musicale ha aperto la serata. Il quadro in questione è quello dipinto da Lorenzo Indrimi (a cui la composizione è dedicata), artista e performer attivo sin dal 1950 e conosciuto su scala internazionale. Ad operare il quadro ci ha pensato invece il prof. Massimo Martelli, medico chirurgo, specializzato in Chirurgia Vascolare e Chirurgia Toracica, molto attivo nel Lazio.

Questa storia, apparentemente surreale, è in realtà una vicenda vera trasformata anche in un film breve. Se tutto ciò a prima vista pare irreale e completamente senza senso, in realtà è il filo conduttore che lega l'eros con cui Sergio Rubini e Pierluigi Ferrandini, non nuovi al pubblico nocese, hanno girato "Il quadro malato", cortometraggio che narra appunto questa incredibile storia e che è stato proiettato durante la serata del 26 giugno.

In ultimo ci si è congedati con l'esecuzione dell'Andante con moto dal Quartetto per archi D 810 "La morte e la fanciulla" di Franz Schubert trascritta per l'occasione sempre da Domenico Turi. «Ancora una volta è stata un'esperienza incredibile – ha commentato Turi a fine serata – vedersi eseguita la propria nuova composizione con un bel riscontro di pubblico ti lascia sempre quella sensazione di soddisfazione per un lavoro ben fatto. Anche se avevo già assistito ad altre esecuzioni dei miei lavori l'emozione "della prima" rimane impalpabile».

Il calendario dell'Accademia Filarmonica Romana dei "Giardini di Luglio", riprenderà dall'1 al 6 luglio con la sezione dedicata alla musica e alla cultura internazionale intitolata "Nazioni in festa".

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