"La corda rossa", Palazzi reinterpreta Gabriele

03-17marioteatroNOCI (Bari) - I versi conclusivi della prima edizione del nuovo poemetto di Mario Gabriele intitolato "Lo scompiglio della corda rossa" non erano stati ancora resi noti fino allo scorso sabato sera quando, in occasione della prima rappresentazione teatrale rielaborata dall'attrice Paola Palazzi, finalmente il pubblico ne è venuto a conoscenza. Sono stati difatti questi ultimi versi, interpretati magistralmente da Paola Palazzi e Tiziano Laera, a racchiudere il vero significato che, nello scompiglio della corda rossa, Mario Gabriele ha voluto lanciare. 

03-17terzadonna"Ostici e non da tutti comprensibili". Così Mario Gabriele ha voluto definire i versi del suo poemetto scritto nell'estate del 2013. Ma è stata la trasposizione teatrale, a cura dell'attrice Palazzi (in foto a lato con Tiziano Laera), a renderli accessibili al pubblico del teatro Gabrieli (via vecchia per Putignano), accorso numeroso per assistere allo spettacolo. 

Sì, tre i nodi come tre sono state le donne interpretate dalla Palazzi. Tre donne in una come quella raccontata ne il "Monologo della donna frantumata" di Gabriele. Tre donne in una (in questo caso la Palazzi) tutte accumunate da un sentimento: quel fardello della vita, l'amore, che non possiamo pretendere di nascondere. E, nell'intermezzo dei tre monologhi, le musiche di Nicola Notarnicola e Francesco Sgobba Palazzi, cantautore e musicista, che per l'occasione hanno inciso un nuovo cd e tre nuovi brani sul tema di Anna, Bea e Rosa.

Al termine dei tre monolghi e sugli ultimi versi del poemetto di Gabriele, l'applauso e la commozione generale del pubblico, ormai a conoscenza della "bellezza" della corda rossa. "Con la condivisione di questo sentimento" ha concluso l'autore, ringraziando musicisti, attori, pittori (Antonio De Grazia che ha curato l'immagine del poemetto), le associazioni Arcipelago Meridiano e Uten e l'Amministrazione Comunale, "abbiamo fatto comunità e ci siamo commossi difronte alla bellezza, non solo dell'amore, ma anche di questi ragazzi,  protagonisti del nostro futuro". Per "Lo scompiglio della corda rossa", la rappresentazione dello scorso 15 marzo ha rappresentato il primo spettacolo in assoluto, ma siamo sicuri che in futuro si potrà assistere a delle repliche, affinchè la bellezza dell' inciampo che chiamano amore possa essere liberato nei cuori dell'intera comunità.

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