Eduardo De Filippo: la poesia è “nu munne de parole”

04-15-terlizzi-rosiniNOCI (Bari) - È ricondotto tutto in "un munne de parole" la dimensione poetica ed artistica di Eduardo De Filippo. Secondo il prof. Franco Terlizzi è «jnd o munn d parole» che Eduardo De Filippo ha espresso la sua arte più alta e raffinata: la poesia. In questa dimensione, per niente surreale e artefatta, De Filippo descrive il mondo che lo circonda, la bellezza e la bruttezza della sua città, trae ispirazione per le sue commedie. «Il linguaggio poetico quotidiano e semplice – descrive Terlizzi – ne rappresenta la sua bellezza».

Gianni Rosini (piano e voce) suona "Napul'è" di Pino Daniele e trasporta il pubblico in quella dimensione poetica che è stata di Eduardo De Filippo e della sua città, Napoli, da sempre demonizzata per gli aspetti negativi (la camorra prima, terra dei fuochi poi) e mai armonicamente descritta per le sue bellezze. Il pubblico apprezza e applaude.

04-15-gruppo-noci2020La rassegna "Comicità e Cultura" promossa dall'associazione NOCI2020 (rappresentanti in foto) non poteva concludersi con un ultimo appuntamento dedicato ad un grande del teatro italiano omaggiandone il ricordo a 30 anni dalla scomparsa. E così seguendo la biografia di uno dei più grandi drammaturghi italiani del '900, si scoprono poesie sconosciute ai più. "La finestra", "l'insalata", "mamma mia", "pulcinella", "Voglio parlare in faccia" e "Fantasia", sono e rimangono poesie della cultura napoletana che portano con sé la verità tematica condotta da De Filippo non scevra di riferimenti personali ed autobiografici.

La laicità, la verità pragmatica degli imbroglioni che nell'idea di De Filippo finiscono sempre male, la morte, la religione, la guerra e la vecchiaia. Altri brani della tradizione melodica napoletana e di alcuni suoi grandi cantori echeggiano nel chiostro di San Domenico partoriti dalle sapienti mani del pianista Rosini, di questi alcuni cantati addirittura accappella. Da questa mescolanza di poesie e tematiche ne nasce un bell'incontro anche se atipico con la poetica di Pasolini, vi sarebbero alcuni riferimenti a Scritti Corsari, oppure con il compositore Nino Rota per "Napoli Milionaria!".

Del percorso poetico-artistico descritto dai due professionisti ne rimane una sensazione di curiosità nel vedere il lato positivo di Napoli e dei napoletani. Ciò deriva anche dal fatto che la serata si è conclusa, ma può essere ben concatenata con un prossimo appuntamento, con l'incontro tra De Filippo e Totò (alias Antonio De Curtis) che merita sicuramente maggiore approfondimento. L'unica cosa certa è che in questo "munne de parole" il nome di Eduardo De Filippo non verrà mai cancellato.

Di segutio Eduardo De Filippo nella sua ultima apparizione televisiva a Taormina nel luglio 1984 (fonte: videoteche Rai)

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