San Giovanni e Notte di Serenate: tre ragioni per cui la tradizione sta rinascendo

06 25sangiovanniNOCI (Bari) – Molti Giovanni da festeggiare quest’anno, a ridosso della 31° edizione di Notte di Serenate, la manifestazione più popolare che possa esistere nella città dei tre campanili. Il 23 ed il 24 giugno di quest’anno, date importanti per la comunità che dal 1986 osa omaggiare chi porta il nome Santo, si è respirata un’aria diversa di festa per tre diverse ragioni.

06 25giovannisalatinoLa prima è da riscontrare nel desiderio, da parte dell’amministrazione comunale e della comunità tutta di omaggiare Giovanni Salatino, lo storico pasticcere, barista e assiduo lavoratore del Bar Pace, che con decreto del 13 gennaio 2017, è stato conferito, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dell’Onoreficenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, su proposta della presidenza del Consiglio dei Ministri. Dallo storico caffè pace infatti, il 23 giugno, è stato dato il via, dopo il raduno in Piazza Garibaldi, alla tanto attesa “Notte di Serenate”, l’evento clou della tradizione che ha visto quest’anno partecipare ben 8 gruppi, desiderosi di recuperare l’usanza di festeggiare i Giovanni lungo le strade di tutto il centro del paese.

La seconda ragione per cui invece, la festa di San Giovanni, sta tornando ad essere sentita molto più di prima, è il passaggio del testimone: sempre più gruppi associativi ed informali stanno cominciando a sentir propria questa data, vuoi per la molteplicità di Giovanni presenti, vuoi per il desiderio di non far morire alcuni detti e canti popolari con le generazioni del 1986. Nell’ottica di mantenere viva la tradizione anche 06 25gruppisangiovanniserantenegli anni a venire, ecco dunque che ai già avviati Gruppo S.S. Nome di Gesù, Gruppo Amici della Musica, Allegra compagnia di Giovanni Formica, Gruppo Musica ed emozioni, si sono aggiunti i giovanissimi Associazione Agricultura, Gruppo Scout Noci1, Happy Familiy e Yes We Radio. Un vero piacere ed una vera ventata d’aria fresca per Noci, che insieme alla festa dell’emigrante, non oserà mai perdere di vista determinate ricorrenze all’insegna della nocesità.

La terza ed ultima ragione infine, è stato il ricordo di Giovannino Miccolis, il fondatore della storia testata NociGazzettino ma allo stesso tempo anche del gruppo La Frasca, grazie alla quale la Notte di San Giovanni partì ed osava preparare, per il pubblico delle serenate, macchiette ed incredibili show. La dipartita di qualche mese fa di Giovannino, ha permesso a tutta la cittadinanza di ricordarlo pubblicamente in piazza, la notte del 23, insieme alla figura di Rocco Fauzzi, altro incredibile uomo che Noci non scorderà mai. Fra strimpellate di “Noci Mia”, degnamente scritta da Donato Guagnano, e “Tanto per cantà” di Nino Manfredi, si è dunque, come richiesto dalla tradizione, aspettato la mezzanotte per festeggiare con la tipica spaghettata alla San Giuvuannill, gratuitamente offerta dal ristorante PiazzaAntica.

Il 24 giugno invece, festa popolare nel largo dedicato, a ridosso dell’estramurale, lì dove, da sempre, ci si ritrova per festeggiare il Santo ed attendere che le squadre preposte sfidino il grasso del palo della cuccagna, dove ad attenderli ci sono prelibatezze di ogni tipo. Ad arrampicarsi quest’anno, Vito Amatulli, Decio Castiello, Christian Roberto e Tommaso Muraglia, dopo un gradito concerto dell’Orchestra Spettacolo Simpatia.

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