Settembre in Santa Chiara: Noci tra urbanistica, architettura e ipotesi storiche

09 14 settembre santa chiara 1NOCI (Bari) - Pieno di spunti interessanti il secondo incontro di “Settembre in Santa Chiara”, sedicenne ciclo di conversazioni storiche promosso dal centro culturale G. Albanese in collaborazione con il comune e la Biblioteca Comunale “Mons. A. Amatulli”. A conferire su “Noci nel medioevo: paesaggio urbano e beni architettonici” i due architetti Francesco Giacovelli e Piero Intini.

Dopo l’indirizzo di saluto dell’assessore alla cultura Lorita Tinelli, che ha definito il ciclo di conversazioni storiche un “encomiabile servizio alla09 14 settembre santa chiara 4 cittadinanza”, si è subito entrati nel vivo della prima parte della conferenza: l’architetto Francesco Giacovelli ha ripercorso la storia dello sviluppo del nostro paese, dallo status di “locus” a quello di “casale” e poi “terra”, ricostruendo storicamente l’urbanizzazione della zona di “Santa Maria de Nucibus”. Ancora una volta, il racconto storico del nostro paese si intreccia con la costruzione della “turris magna” e delle mura, che l’architetto ha saputo individuare, con scavi e ricerche, nonostante l’evoluzione dell’architettura urbana ne abbia quasi completamente occultato le tracce, fagocitandole. Gli unici esempi di torri rimaste, infatti, sono ormai adibite a dimore: esemplari sono la torre circolare sita in via Calvario e quella a pianta quadrata sita in largo Sott. Ten. Rotolo. Non solo tessuto urbanistico difensivo: si è poi passati, infatti, ad analizzare il tessuto residenziale medievale, rappresentato dalle cosiddette case “a pignon”, nella sua evoluzione, fino alla creazione delle gnostre e delle case dominicali o gentilizie.

09 14 settembre santa chiara 2La seconda parte della conversazione storica ha visto protagonista l’architetto Piero Intini, con il compito di ricostruire Noci, tra storia e ipotesi, nel periodo Normanno, illustrando anche le recentissime scoperte dell’equipe di architetti che ha ristrutturato la torre campanaria della Chiesa Madre. Guardando al circondario e ragionando per analogia, infatti, l’architetto ha formulato ipotesi riguardo al primo insediamento sul territorio nocese, il quale prevedeva una torre e una cappella, le quali potrebbero oggi essere state inglobate dal tessuto architettonico della Chiesa SS Maria della Natività: sono state ritrovate tracce nel campanile che dimostrerebbero la sua prima configurazione come torre difensiva, la quale suppone una cappella adiacente a pianta centrale. Due le ipotesi sulla configurazione di questa cappella, entrambe realizzate studiando la struttura e il pavimento della Chiesa con Georadar: la prima prevede la cappella sita nell’attuale zona dell’altare, con un vestibolo coincidente alla cappella della SS trinità, i cui affreschi sono risalenti al ‘300 e al ‘400; la seconda, invece, posiziona il corpo centrale della cappella nella zona subito antecedente all’altare, dato che sono presenti tracce di muratura sotto il pavimento. Rimangono, però, solo ipotesi, le quali potranno essere avallate soltanto da futuri scavi archeologici.

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Non ci resta che ricordare il prossimo appuntamento della XVI edizione di Settembre in Santa Chiara, in programma per giovedì 21 settembre, alle ore 18:45, al Chiostro delle Clarisse. La conversazione storica in collaborazione cn l'associazione Darf è intitolata "I disegni di nonno Antonio nel lager", e vedrà conferire Vito Antonio Leuzzi (direttore dell'istituto Pugliese per la storia dell'Antifascismo ie dell' Italia Contemporanea)  e Antonella Bartolo Colaleo (autrice del volume "Matite sbriciolate. I militari italiani nei lager nazisti: un testimone, un album, una storia comune").

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