Un’intera giornata di studi per celebrare i 220 anni della Repubblica Napoletana e commemorare il martirio di Giuseppe Albanese

11 30 GiuseppeAlbanese 1NOCI (Bari) - Ricorre quest’anno il 220° anniversario dell’istituzione della Repubblica Napoletana e del martirio del nostro illustre concittadino Giuseppe Albanese, che pagò con la vita la fermezza con cui credette nei suoi altissimi ideali. Lo scorso 28 novembre, si è tenuta presso l’Auditorium del Liceo “Leonardo Da Vinci” di Noci, un’intera giornata di studi volta ad approfondire la biografia personale e politica di questo Eroe Nazionale e le vicende storiche che hanno segnato uno dei periodi più importanti per Noci e per l’Italia in genere. Non è stata casuale la scelta della data, dacchè esattamente il 28 novembre del 1799, Giuseppe Leonardo Albanese venne impiccato in Piazza Mercato a  Napoli. Previsto anche un annullo filatelico speciale di Poste Italiane e la distribuzione gratuita dell’opuscolo “Passione Giacobina: ricordi di Gerardo Marotta nella città natale di Giuseppe Albanese a 220 anni dall Repubblica Napoletana”, curato da Josè Mottola e Giuseppe Basile.

11 30 GiuseppeAlbanese 3L’attività di approfondimento scientifico e di ricerca, così come quella commemorativa, sono state promosse ed organizzate da Centro culturale “Giuseppe Albanese”, Biblioteca comunale “Mons. A. Amatulli” e Istituto d’istruzione superiore “Leonardo da Vinci-A. Agherbino” in collaborazione con Gruppo Umanesimo della Pietra di Martina Franca e Associazione “Terra Nucum”; è altresì patrocinata da Presidente della Giunta regionale della Puglia, Città metropolitana di Bari, Comune di Noci e Comitato di Bari dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. 
La commemorazione ufficiale, si è tenuta alle 12:15 in quel di Largo Diaz, dove è stata deposta una corona d’alloro presso il monumento dedicato a Giuseppe Albanese. Sono intervenuti il sindaco Domenico Nisi e il presidente del Centro Culturale Albanese, avvocato Josè Mottola.
11 30 GiuseppeAlbanese 6Sin dalle prime ore del mattino però, è stato l’Auditorium del Liceo Scientifico il “cuore pulsante” della giornata di studi, coordinata dal professor Beppe Novembre. Un programma davvero corposo che non ha lasciato nulla al caso e che ha visto alternarsi gli interventi di ospiti illustri.
Dopo i saluti iniziali del sindaco Domenico Nisi e della Dirigente Scolastica Rosa Roberto, la mattinata si è aperta con l’intervento del professor Pietro Sisto, docente presso l’Università di Bari. Assieme a lui si è parlato della “Puglia dei Lumi”, tracciando le linee cardine della letteratura, della scienza e dei pregiudizi che hanno caratterizzato la nostra Regione nel periodo illuminista. Una società ancora molto chiusa, che in buona parte, voleva però emergere e “svecchiarsi”, liberandosi di credenze religiose e superstiziose (il vampirismo, il fascino ecc.) che finivano per condizionare negativamente la vita della comunità. Partì proprio da due esponenti del Clero, Manicone e Davanzati, l’impegno di portare una ventata d’innovazione all’interno della religiosità cattolica, in modo da produrre una graduale apertura mentale. Una Puglia, quella del 700’, che poteva contare sulla presenza di varie Accademie che con impegno e perizia s’adoperavano per affrontare e studiare i problemi dell’agricoltura (in modo tale da potenziarla) e studiavano fenomeni antichi come quello del “tarantismo”. Giuseppe Basile (direttore della Biblioteca Comunale Mons. Amatulli), molto legato alla figura di Albanese, ha rivelato dettagli interessanti in merito alla scultura situata presso Largo Diaz e a Gianni Matarrese, lo sculture che la realizzò il busto in marmo collocato fino al 1935 nel in piazza Garibaldi. Basile ha anche mostrato delle opere scultoree di Matarrese che si trovano presso il cimitero comunale di Noci, raffiguranti angeli e putti.
Lodevole l’impegno degli alunni dell’Istituto, che hanno messo in scena una toccante drammatizzazione della vita di Albanese, realizzata sulla base del testo presente all’interno dell’opuscolo gratuitamente distribuito ai presenti in sala, firmato da Josè Mottola e Giuseppe Basile.
E’ stato il professor Giuseppe Poli (docente di storia moderna presso l’Università di Bari) a concludere la mattinata, parlando delle varie problematiche che affliggevano le province pugliesi nel 1779. A partire dalla presenza asfissiante e oppressiva della Chiesa (che controllava un po’ tutti gli aspetti della vita sociale) per finire ai disagi causati dalla presenza delle terre feudali, dalla disparità sociale e dalla rovinosa carestia che colpì Napoli. Poli ha descritto la situazione del Regno di Napoli nel '700 evidenziando la presenza di numerose terre feudali in numero maggiore rispetto alle terre demaniali ed alle città libere. Ha inoltre evidenziato numerose vicende legate alla compravendita dei feudi nel meridione citando i casi di Matera, Molfetta, Andria.

11 30 GiuseppeAlbanese 7Illuminanti anche gli interventi del pomeriggio, che si sono tenuti a partire dalle 17:30. Il professor Carmine Pinto (docente di storia contemporanea presso l’Università di Salerno) ha voluto focalizzarsi sul ruolo dello storico e su cosa sia realmente la storia, fatta di fonti, interpretazioni e talvolta anche di clamorosi falsi che bisogna saper riconoscere e sfatare. Ha  inoltre invitato gli studenti a leggere i fatti del 1799 attraverso le categorie di guerra globale, conflitto ideologico e guerra civile. Un intervento non “a senso unico”, snodatosi nella forma di un dialogo stimolante con gli studenti, a cui sono stati forniti spunti e stimoli interessanti, mediante domande mirate a tastare il livello di conoscenza e ad eviscerare la personale concezione che ciascuno ha della storia e il posto che essa occupa per i giovani di oggi nella scala delle discipline più utili e appassionanti.

11 30 GiuseppeAlbanese 8La parola è poi passata allo storico locale Pasquale Gentile che ha dato una minuziosa e analitica lettura di tutti gli avvenimenti più importanti che hanno caratterizzato la Puglia tra Sette e Ottocento, permettendo così di comprendere meglio il valore di diverse conquiste sociali che spesso vengono date per scontate e di quanto sia stato faticoso ottenerle.
La serata è stata chiusa da Josè Mottola, con un toccante ricordo di Gerardo Marotta, presidente dell'Istituto Italiano per gli studi Filosofici fino al 2018, anno della sua morte, e della sua passione giacobina.

11 30 GiuseppeAlbanese 4Gli appassionati collezionisti, per tutta la giornata, hanno potuto cogliere l'occasione di portare a casa delle belle cartoline raffiguranti il busto di Giuseppe Albanese oppure una riproduzione del suo ritratto, con annullo filatelico speciale predisposto da Poste Italiane. 

 

11 30 GiuseppeAlbanese 5Una giornata davvero stimolante, soprattutto per i più giovani che hanno il compito di conservare la memoria storica e di trarre insegnamento dalla storia. Sicuramente, dopo così tante voci dal passato ascoltate in una sola giornata, nessuno passerà più per Largo Diaz “senza sapere quanta storia possa celarsi dietro una scultura in fredda pietra”, per usare le parole di Josè Mottola durante la commemorazione ufficiale.

 

 

 

 

 

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