Premio Noci, Padre Galluccio dopo la premiazione: "In ogni cosa glorificate Dio"

07 04padregalluccioNOCI (Bari) – In ogni cosa sia glorificato Dio! Con questo messaggio, durante la cerimonia di premiazione della 13° edizione del Premio Noci per la storia locale, padre Gennaro Antonio Galluccio, monaco benedettino dell'Abbazia Madonna della Scala e vincitore del primo premio con il lavoro “Oronzo Lenti (Noci, 1848-1918): possidente agricolo, amministratore comunale, uomo di cultura”, Edizioni La Scala, ha voluto rendere onore a tutti coloro i quali hanno partecipato al concorso ma che soprattutto hanno dedicato, e dedicano tutt’ora, la loro vita allo studio e alla ricerca: agli artisti, gli studiosi dunque speranza di glorificazione.

Padre Galluccio, autore dell’opera risultata vincitrice della prima sezione dedicata alle opere o tesi sulla storia di Noci, che già aveva presentato il suo libro il 16 maggio 2015 in collaborazione con il presidente dell’Uten Cesareo Putignano ed il prof. Pietro Sisto (occasione in cui relazionò in lungo e in largo sulla vita del cav Oronzo Lenti e sulle opere pubbliche e private descritte nel volume), non ha perso dunque occasione durante la suddetta cerimonia di premiazione del Premio Noci per indicare anche le origini del suo interessamento al Cavaliere, affermando di essere stato da tempo invitato dalla figlia di Oronzo ad interessarsi del Padre. “Nel ricevere questo auspicato premio Noci” ha dichiarato, “ringrazio i tutti i componenti della commissione a nome mio e della comunità monastica cui appartengo. Nel ricevere il premio e il plauso della giuria non posso non rivolgere a mia volta un plauso ai saggisti che con me hanno lavorato. Ricordo il caro e stimatissimo prof. Giulio Esposito che volle fermamente quest’opera e la onorò con faticoso studio dedicandosi alla figura di Oronzo Lenti sindaco. Inoltre ricordo la professoressa Vittoria Ferrandino, docente alla Luiss di Roma, con la sua ricerca sull’azienda agricola di Oronzo Lenti. Ricordo il maestro Mafalda Baccaro, vicepresidente degli organisti italiani, che per prima ha fatto conoscere agli addetti ai lavori e al pubblico il Cav. Oronzo Lenti, quale musicista non solo appartenente al conservatorio napoletano di un monastero celestino ma anche per averlo citato nelle composizioni musicali manoscritte riprodotte col pianoforte. Ricordo inoltre l’architetto Piero Intini che con puntigliosità di ricerca ha comparato i due edifici religiosi nocesi che delimitano i confini di Noci ad est (Chiesa di Barsento) e ad ovest (chiesetta Madonna della Scala) per i quali Oronzo Lenti era intervenuto in qualità di Sindaco (nella prima), e di restauratore (nella seconda). Altre persone tuttavia sono state fondamentali per la pubblicazione del volume ai fini editoriali : il Signor Vito Liuzzi per aver suggerito particolari tipografici e lessicali e per aver aperto una nuova collana in pubblicazione per La Scala; la dott.sa Maria Luisa Lenti e il signor Gianni Schiavone; il prof. Cesareo Putignano e padre abate Ogliari. Un lavoro che mi gratifica e per il quale ho glorificato Dio come San Pietro e dopo San Benedetto ci hanno insegnato a fare”.

Riordiamo inoltre che la motivazione con la quale Padre Galluccio è stato premiato per la pubblicazione dell’opera: “In sette saggi interdisciplinari viene definito un esaustivo profilo umano e professionale del cavaliere Oronzo Lenti, che ha profondamente segnato il quadro amministrativo, sociale ed economico di Noci fra Ottocento e Novecento. Emerge il ritratto di un facoltoso agrario, peraltro appassionato musicista, dotato di una non comune capacità imprenditoriale, tale da assecondare e migliorare le secolari potenzialità delle aziende agro-silvo-pastorali della sua famiglia, contribuendo a qualificare la Murgia dei suoi tempi come polo trainante dell‟economia delle antiche province di Terra di Bari e di Terra d‟Otranto. Il lavoro ha solide basi bibliografiche, un buon apparato iconografico d‟archivio e un inedito epistolario, che forniscono utili spunti d‟approfondimento per comprendere gli aspetti fondamentali dell‟identità comunitaria di Noci e dei centri limitrofi. È evidenziata nell‟opera, poi, la profonda interrelazione fra l‟impegno professionale e l‟esperienza amministrativa di Oronzo Lenti, che ricoprì la carica di sindaco in periodo difficile della storia di Noci, segnato dalle profonde tensioni della compagine sociale, sconvolto dagli sviluppi della secolare e irrisolta questione demaniale, che contrappose, spesso violentemente, il potente ceto degli agrari alla gran massa dei contadini poveri”.

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