Pietro Gioja, giurista ed amministratore dalla parte del popolo

10 10pietrogiojaNOCI (Bari) – Pietro Gioja non solo uomo di cultura ma anche giurista ed amministratore. A centocinquant’anni dalla sua morte Noci non poteva non dedicare alcuni appuntamenti del consueto ciclo di conversazioni storiche proprio ad uno dei suoi passati primi cittadini. A Pietro Gioja difatti sono stati dedicati il primo e l’ultimo dei cinque appuntamenti del “Settembre in Santa Chiara”. L’evento di chiusura, ancora una volta affidato agli approfondimenti dello storico locale Pasquale Gentile, è stato concepito per far conoscere Gioja in qualità di giurista, amministratore pubblico, forte sostenitore di cause culturali e battaglie politiche.

Il momento dedicato agli indirizzi di saluto da parte delle associazioni promotrici del ciclo di conversazioni storiche è stato, per quest’ultimo appuntamento di giovedì 8 ottobre, affidato a Mariarosaria Lippolis, vice presidente dell’associazione Terra Nucum. In qualità di archivista ed appassionata di storia e storiografia, la vicepresidentessa ha tenuto a sottolineare l’importanza di simili incontri dal momento che “la storia non è affatto un affare elitario, ma un bene di tutti”; motivo per cui, ha spiegato, gli obiettivi di Terra Nucum ben si sposano con le finalità del “Settembre in Santa Chiara”, da sempre attenta alla macro ed alla micro storia. “La storia è in continuo divenire” ha commentato, “motivo per cui è necessario portare avanti questo ciclo di conversazioni. La storia è un puzzle che va costruito con l’uso dei documenti. Serve a raggiungere la nostra identità storica e culturale”.

La parola è stata dunque subito ceduta allo storico locale Pasquale Gentile. Inserendosi nel contesto storico che va dalla rivoluzione napoletana al risorgimento italiano Gentile ha immediatamente focalizzato la sua attenzione sull’abolizione della feudalità per potersi riagganciare all’attività di Pietro Gioja. Dopo i tumulti del 1848-49 Gioja ha affrontato la questione del demanio pubblico sia in qualità di storico che di giurista schierandosi a favore della voce popolare e cercando di dimostrare prove di demanio sulle terre usurpate. A tal proposito egli avrebbe di fatto scritto un’opera (inedita) intitolata “De’ Demani”, in seguito utilizzata nei tribunali da avvocati e difensori del demanio pubblico. “L’opera - ha dichiarato Gentile - era divisa in tre parti sotto forma di lezioni, era strutturata come le Conferenze, tratta l’argomento per grandi e piccole questioni e, in alcuni casi, riporta esempi legati al territorio di Noci, Mottola e Martina. E’ sicuramente datata infine dopo dicembre 1841”.

Da Pietro Gioja giurista a Pietro Gioja amministratore. Il primo triennio dell’amministrazione di Pietro Gioja (1848-1851) sarebbe stato, a dire di Gentile e delle carte in suo possesso, ricco d’attività. Egli avrebbe difatti portato a termine 4 principali obiettivi: introdurre in città la prima illuminazione con 12 fanali a riverbero; ampliare la Chiesa del Carmine, ripristinare la fiera di Mezzagosto, ampliare la casa comunale (a danni del teatro). Interessanti in questo settore si sono sicuramente rivelati i dettagli ricercati dal Gentile in merito all’introduzione dei fanali, da quel momento in poi gestiti in base al principio del “Beneficio della luna” (due assessori decidevano in base al plenilunio quando accendere o spegnere i fanali, fatta eccezione per i giorni dedicati alle grandi feste).

E ancora. Al di là delle attività giuridiche ed amministrative Pietro Gioja condusse battaglie culturali e politiche: fra queste la lotta contro la soppressione del Capitolo della Chiesa Madre tanto difesa dall’arciprete Donato Mansueto (con tanto di idee liberali) e la lotta contro il dissodamento del bosco del basso Bonelli. Un approfondimento storico molto interessante quello fatto da Pasquale Gentile, basato su dettagli non indifferenti ed aneddoti della Noci dell’epoca. Lo storico, per questa volta, si è dotato anche di una talentuosa voce femminile - quella di Rita Laforgia - per portare all'attenzione del pubblico lettere e documenti importanti. L’appuntamento con l'ultimo incontro del ciclo Settembre in Santa Chiara è previsto domenica 11 ottobre alle ore 18.00 sempre nel Chiostro delle clarisse per un annullo filatelico speciale.

 

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