Via Francigena del Sud: la linea rossa passa anche da Noci

09 30nociviafrancigena copiaNOCI (Bari) - C’è anche Noci nel tracciato ufficiale della Via Francigena, la via dei pellegrini inserita nell’itinerario culturale che da Canterbury giunge a Roma per poi proseguire dal Mediterraneo alla Terra Santa fino a Gerusalemme. Il tracciato, inteso come asse attrezzato che si estendeva da occidente ad oriente e che univa cristianesimo e paganesimo tra basolati romani ed antichi tratturi, templi pagani, cattedrali ed ampi panorami, è oggi coordinato dall’Associazione Europea delle vie Francigene e dall’istituto Europeo degli Itinerari Culturali ed ha, da poco più di un anno, inserito anche la Puglia nel tragitto da seguire.

Che la Regione Puglia dovesse rientrare nel tragitto delle Vie Francigene del sud era stato già assodato dal 2013: in un percorso che accomuna centinaia di comuni europei da un’immaginaria linea rossa che disegna la via maestra collegata all’Europa pacifica dei popoli non poteva mancare la Puglia con la via Traiana,  la micaelica e quindi la Egnazia che – di tutte – è quella destinata a condurre verso Oriente. E Noci, da circa un anno, rientra in questo progetto di “Eccellenza Turistica” che la Regione Puglia insieme al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha cominciato a garantire grazie all’infrastrutturazione dei primi 45 km di percorsi, sui Monti Dauni e verso il Tavoliere delle Puglie, attraversando paesaggi infiniti, piccoli borghi appenninici e sorprendenti città d’arte come Troia e Lucera.

Il master plan dell’intero percorso, supervisionato dall'associazione Geografi italiani ed approvato lo scorso anno, prevede dunque che questa famosa linea rossa passi da Noci, che giunga da Gioia del Colle, che salga attraverso la Strada Comunale Carraro di Vado Mesto, prosegua per Via Santa Maria della Croce e salga nel centro storico di Noci fino ad arrivare alla Chiesa Maria Ss. della Natività (secondo il più logico ed antico cammino mariano). Da questo punto la linea rossa proseguirebbe lungo via Porta Barsento e poi verso la Chiesa di Barsento. Insomma anche Noci rientrerebbe così in quel fascio di strade una volta battute, capaci di collegare (nell’Alto medioevo) il nord Europa con Roma e Gerusalemme.

La rete portante della Via Francigena è senza ombra di dubbio l’AEVF (Associazione Europea vie Francigene) che, incaricata dal Consiglio d’Europa, si adopererà nell’istituzione del coordinamento delle Regioni per il turismo “lento” del futuro in un ottica non solo di una rievocazione storica ma anche per una meravigliosa occasione di scoperta dei territori, di coinvolgimento delle comunità, di dialogo interculturale e interreligioso. La Puglia come meta turistica, ma anche come crocevia delle culture e dei popoli, così come è accaduto nei secoli passati e come accadrà ancora, sta realizzando una magica coniugazione tra tradizione storica e modernità ed è importante che ci si cominci a concentrare su progetti integrati di cultura e turismo in grado di rispondere alla tendenza corrente orientata all’incontro, alla conoscenza, all’esperienza.

Come anticipato, i cantieri francigeni sono già partiti dai Monti Dauni. Non resta che attendere sviluppi sul prosieguo dei lavori lungo tutta “la linea rossa” tracciata ed ipotizzata che possa essere in grado di convertire la “vision” in opportunità di sviluppo territoriale sostenibile. Ed in questo non potranno che puntare le loro risorse il Ministero dei Beni Culturali e la Regione Puglia concretizzando l’ Euro Master Plan (EMP) della Via Francigena” Canterbury/Roma/Puglia che ci collegherà con la Terra Santa.

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