Lezioni di dialettologia, Vito Zito illustra il linguaggio delle piante

10 21 Lezioni dialettologiaNOCI (Bari) - Il 21 Ottobre, presso l’aula magna dell’ IISS “A. Agherbino”, si è svolta la prima delle quattro “Lezioni di Dialettologia”, serie di incontri sulla lingua dialettale nocese promossa dall’ UTEN, l’Università della terza età di Noci, e dal Centro studi sui dialetti Apulo-Baresi. La prima lezione, intitolata “Sevune, crestalle, sckattapéte, perchiazze, uécchje de Gesù e...” è stata tenuta da Vito Zito, botanico che ha conferito sul linguaggio delle piante.

Ad aiutare nell’esposizione il relatore e nella comprensione l’uditorio, un documentario fotografico ricco di immagini di piante, fiori e semi con, in calce, il nome scientifico, italiano e quello dialettale. Varie le nozioni trasmesse nel corso della serata: dai nomi dialettali meno conosciuti a quelli ampiamente noti, dalle tipologie di piante ai metodi per distinguerle, dalle parti che le compongono all’uso. Sono state, infatti, illustrate tutte piante alimurgiche o officinali, spiegandone di volta in volta le applicazioni nell’antichità e in tempi recenti. La raccolta e la distinzione di queste, però, risulta insidiosa: è facile confondere specie differenti o addirittura generi completamente diversi. Ad esempio, sono state visualizzate varie Asteracee, distinguibili dal fiore, dalle foglie, dai semi o dal pappo.
“Cicórje ammérse”, “marógghje”, “spòrchje”, “pezzecuèrne”, “sciùscele”, “rùsele” sono solo alcuni dei nomi presentati da Zito, che nella presentazione ha intrecciato la storia locale con quella greca: i compagni di Ulisse sarebbero, infatti, rimasti inebriati non dal Loto, bensì dal “colaprisce” (il pero selvatico), e a Epicuro, celebre filosofo, sarebbe stato offerto un decotto di “spaccapéte” per guarire dai calcoli.

Ha chiuso l’incontro Mario Gabriele, che ha sottolineato l’ignoranza dei giovani nell’ambito del lessico naturalistico, motivo per il quale il documentario fotografico, lavoro su cui è sempre aperta la ricerca, sarà pubblicato insieme a quello realizzato sulle pietre l’anno precedente. Il prossimo appuntamento è al 28 Ottobre alle ore 17:30, dove lo stesso Gabriele terrà la lezione “Chi era ze Pèppe e cosa racconta u vasenecóle”.

Ricerche e studi

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