Lezioni di dialettologia: prestiti stranieri nel dialetto di Noci

11 12lezionidialettologia3NOCI (Bari) - Si è conclusa ufficialmente, e con successo, ieri 11 novembre la rassegna di appuntamenti con le Lezioni di dialettologia a cura dell’associazione culturale Centro studi sui dialetti apulo - baresi. Dopo gli incontri dedicati a tematiche quali “Il linguaggio delle piante”, “Entrare nelle parole” e “A frasche e u mire”, gli studiosi ed appassionati di dialettologia Mario Gabriele e Giovanni Laera, con il gradito contributo di Giuseppe Chielli laureato in filologia, letteratura e storia dell’antichità, hanno dedicato interamente una lezione ai “Prestiti stranieri nel dialetto di Noci”.

11 12lezionidialettologiaGrecismi, ispanismi e francesismi nel dialetto di Noci sono stati i capisaldi delle relazioni dei relatori della serata, organizzata in collaborazione con l’Uten di Noci, questa volta nel chiostro di San Domenico di Noci. Ed è stata questa l’occasione in cui si è ritornati a viaggiare a ritroso nel tempo per capire quanta cultura e quante tradizioni siano state tramandate di parola in parola, di verbo in verbo nel corso del tempo, fino ad arrivare alla definizione del linguaggio dialettale odierno, oggi parlato e che ancora è in divenire. “Coltivare la memoria” ha difatti commentato Giovanni Laera dopo aver fatto cenno a parole derivanti dal francese, “significa riscoprire la nostra identità”; ragione per cui, diremmo, il centro studi ha da qualche hanno intrapreso il suo percorso di studio delle nostre parole dialettali, da conoscere e diffondere.

11 12lezionidialettologia1Ma l’intervento più atteso è stato certamente quello del dottor. Chielli il quale, ripercorrendo la storia delle colonizzazioni greche in Puglia, è entato nel merito di alcuni grecismi presenti nelle parole “chiattone”, “cresòmele”, “pelèsce”, “pettersin”, “strignele” e tanto altro ancora. Ed infine l’intervento di Mario Gabriele descrivendo termini con derivazione ispanica della serie “pettighj”, “pettle”, “pastiglie”, “paggliator”, “mbriele”. Al termine dell’ultima lezione, il centro studi e l’Uten hanno ceduto il posto all’esibizione di un fisarmonicista d’eccezion, il leccese Fanizza, ospite dell’associazione culturale Aulos e della rassegna di Concerti organizzata in occasione del XII° concorso internazionale di clarinetto Saverio Mercadante. Lui ha dato prova della sua maestria con l’interpretazione di Phantasie ‘ 84 di Jurgen Ganzer, Boite Rhythm di Frank Angelis e Sonata n.1 di Wjatscheslaw Semjonov.

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