Vito Morea e il ricordo dei Militari caduti in guerra

Picchetto d'onore interforze per Vito Morea, caduto nocese sul fronte greco durante il secondo conflitto mondiale. Premiati i reduci nocesi della battaglia di El Alamein, Giuseppe Ritella di 92anni e Michele Lopinto di anni 88

 

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NOCI (Bari) - Cerimonia solenne quella tenuta giovedì 5 novembre presso il sacrario militare dislocato presso il cimitero comunale in ricorrenza dell'Anniversario delle Forze Armate e dell'unità nazionale. Il corteo partito dall'ex palazzo di città sito in via Porta Putignano ha raggiunto il cimitero dove ha avuto luogo la celebrazione della santa messa officiata dal cappellano militare don Carmine Chiarelli, e si è verificata la tumulazione del soldato nocese Vito Morea morto sul fronte greco durante il secondo conflitto mondiale. Alla cerimonia hanno preso parte le rappresentanze delle scolaresche di ogni ordine e grado, le associazioni San Pio e il Gabbiano, le forze di polizia e le forze armate rappresentate dai commilitoni del 36° Stormo dell'Aereonautica Militare di stanza a Gioia del Colle; il Servizio di Comunicazioni Aeree di Martina Franca, e il picchetto della Marina Militare dislocata presso la sede di Taranto.

festa_delle_forze_armate_0Mentre Don Carmine ha richiamato l'attenzione soprattutto dei più giovani al sacrificio dei militari e dei nocesi combattenti nelle guerre, il sindaco di Noci Piero Liuzzi ha ricordato il sacrificio dei soldati attraverso il discorso del Presidente della Repubblica. "Viviamo oggi in un mondo radicalmente diverso non solo da quello che conobbe due conflitti paurosamente disruttivi, ma da quello che poi, già dalla fine degli anni '40 subì le contrapposizioni e le lacerazioni della guerra fredda.- scrive l'On. Giorgio Napolitano- Si è finalmente unita ora nella pace e nella democrazia proprio l'Europa, che era stata culla e teatro di quei conflitti. Cadute col crollo dei regimi comunisti le barriere tra Est e Ovest, si sono infine aperte nuove straordinarie possibilità di cooperazione su scala globale, nel riconoscimento che il mondo si è fatto davvero uno, più che mai interdipendente e interconnesso. L'Europa, e con essa l'Italia- prosegue il Garante della Costituzione- non possono sottrarsi alle loro responsabilità nel concorrere al consolidamento della pace, all'affermazione dei diritti umani, a uno sviluppo sostenibile sul piano economico sociale e ambientale. Sappiamo festa_delle_forze_armate_2che per riuscirvi è indispensabile che la Comunità internazionale si confronti con fenomeni e rischi molteplici di destabilizzazione, di violenza distruttiva, di negazione di ogni dialogo fondato sul reciproco rispetto, di rifiuto della ricerca di soluzioni comuni, secondo giustizia, ai problemi globali del nostro tempo. In questo quadro si colloca la minaccia devastante del fanatismo, di un terrorismo che non conosce frontiere, della deriva di aree cruciali - anche vicine all'Italia e all'Europa - immerse in crisi profonde e spesso ormai annose". Il Presidente conclude con un ringraziamento alle forze armate- "Siate orgogliosi del contributo che avete offerto e che continuate ad offrire al servizio della Comunità Internazionale e del nostro Paese. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!" (per gentile concessione della Presidenza della Repubblica- tutti i diritti riservati).

Concluso il richiamo alla patria, il punto focale è stato dettato dall'ingresso dei resti del soldato nocese Morea nel sacrario cimiteriale dove ha ricevuto la benedizione di Don Carmine e il saluto delle massime autorità civili e militari presenti. Commossi più di tutti i parenti e discendenti del gendarme. L'occasione si è rivelata propizia anche per consegnare una targa ai veterani di guerra Giuseppe Ritella, prossimo ai 92anni, e Michele Lopinto che di anni invece ne ha 88, ritornati vivi dalla battaglia di El Alamein della seconda guerra mondiale. (Nella foto sotto) Omaggio alla testimonianza vivente delle barbarie e delle ingiustizie che la guerra comunque porta con se indipendentemente dallo spirito che l'ha generata.

Premiati i reduci nocesi della battaglia di El Alamein, Giuseppe Ritella di 92 anni e Michele Lopinto di anni 88

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