Giuseppe Di Vittorio, il cafone dei diritti

di-vittorio-agherbinoNOCI (Bari) - Doveva essere il grande incontro per dibattere della figura di Giuseppe Di Vittorio ed invece l'incontro presso l'istituto scolastico Agherbino si è trasformato in una chiacchierata tra pochi intimi. Complice uno "sciopero" degli studenti. Lo "sciopero", come è stato definito dagli insegnanti presenti, altro non era che la giornata di mobilitazione studentesca organizzata in tutta Italia da tutte le scuole in difesa del diritto allo studio e della istruzione pubblica, organizzata e resa nota molto tempo prima rispetto al dibattito su Di Vittorio.

 

 

Lui ne sarebbe andato fiero visto il degrado attuale della scuola pubblica. Comunque, l'occasione non ha perso la sua importanza gravida di spunti d'informazione storica e didattica su uno tra i più grandi personaggi del Novecento italiano, soprattutto perchè è in forze al ceto sociale meno abbiente e più maltrattato che è quello dei braccianti agricoli.

Di Vittorio è uno di noi. Nell'Italia dei cafoni e dei caporali dei primi del 900 un ragazzetto di Cerignola, nel foggiano, sprona i propri compagni, braccianti agricoli come lui, a mobilitarsi in difesa dei diritti della salute e delle condizioni lavorative. Era nato il primo e più autentico sindacato di categoria che parlava per bocca di Giuseppe Di Vittorio.

Nel 1924 viene eletto al parlamento nelle liste del Pci, ma ci rimarrà poco tempo per via dell'occupazione fascista. Tanti aneddoti e tante sfumature raccontate dall'avv. Josè Mottola per l'Associazione Culturale Albanese, organizzatrice dell'evento in collaborazione con gli istituti scolastici Agherbino e Da Vinci e con il patrocinio dell'amministrazione comunale di Noci. Da tutte queste sfumature sicuramente ne è venuta fuori una bellissima ricostruzione del personaggio che assurge ad emblema attuale di una ritrovata unità nazionale non basata sul campanilismo.

di-vittorio-davinciCopione medesimo nel pomeriggio della stessa giornata presso l'auditorium del plesso Da Vinci di via Repubblica. A presenziare questa volta il dibattito il prof. Vito Antonio Leuzzi dell'IPSAIC (Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea di Bari), che dopo la proiezione del documentario "Sei il sol dell'anima. Di Vittorio e la sua terra" ha ricordato la figura del sindacalista pugliese e del suo operato in ambito politico non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale ed europeo.

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