Terra di Bari tra Risorgimento e risveglio economico

09-24_Settembre_in_santa_chiaraNOCI (Bari) - Le conversazioni storiche del programma di Settembre in Santa Chiara giungono al loro terzo appuntamento. Dopo il successo dello scorso incontro con relatori e studiosi nocesi di storia locale come Antonello Roberto e Pasquale Genitile, all'interno del Chiostro delle Clarisse si è tornati a discutere, giovedì 22 settembre, di risorgimento e risveglio economico in terra di Bari. Questa volta però, gli ospiti relatori della serata sono stati il giornalista scrittore Riccardo Riccardi, autore di L'impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia e Giuseppe Poli, docente di storia moderna nell'Università per la storia del Risorgimento Italiano.

Ad introdurre la conversazione questa volta invece c'è stato Cesareo Putignano, presidente UTEN (Unversità della Terza Età Noci), il quale ha rivolto il suo indirizzo di saluto ed ha espresso sue personali considerazioni sull'andamento generale delle celebrazioni vissute sino ad oggi per ricordare il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. Due aspetti si sarebbero dovuti meglio approfondire: l'utilizzo e la diffusione della Lira, moneta che per lunghi anni ci ha accompagnati nello sviluppo non solo della Nazione, ma anche dell'intera Europa, e la costituzione del '48, un evento che ha rappresentato la nostra identità in maniera molto più forte di quella del 1861. A seguire, il prof. Riccardo Riccardi il quale ha presentato al pubblico presente il personaggio di Felice Garibaldi, fratello dell'eroe dei due mondi e che ha contribuito durante il Risorgimento alla crescita del commercio e della produzione dell'olio.

Facendo riferimento infatti alla sua opera e illustrando foto inedite dell'epoca, Riccardi ha così dichiarato: "La Terra di Bari in periodo preunitario era una zona del Meridione in cui si lavorava con intraprendenza. La borghesia fu una delle classi sociali che diede maggiore impulso al commercio. Una delle produzioni più importanti era, appunto, quella olearia: una produzione che ebbe modo di triplicare sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo esattamente dopo l'arrivo di Felice Garibaldi qui in Puglia nel 1835. Bari diventava così importante non solo dal punto di vista politico (perchè capoluogo), ma anche commerciale. La gente comincio cosi a capire che la crescita economica sarebbe dovuta diventare motivo di progettazione del futuro: infrastrutture e migliorie per la città. Felice Garibaldi fu dunque un abile sostenitore dello sviluppo del paese".

A seguire, il prof. Poli che ha ampiamente discusso di come la borghesia agraria e i contadini in terra di Bari, dopo l' Unità, abbiano altresì contribuito allo sviluppo delle tendenze socio-economiche. "La storia del Risorgimento può oggi esser letta in maniera diversa: questo importante periodo non è da ricollegare solo a personaggi importanti come Cavour, Mazzini, Garibaldi ma anche ad altre piccole entità che fecero del popolo dell'epoca un popolo unitario, assai lontano dalle divisioni in classi sociali. Tuttavia nonostante il passaggio fra antico e nuovo regime e nonostante i vantaggi a favore della Borghesia, molti furono i motivi di continuità nella lavorazione delle nostre terre".

A termine delle relazioni un breve saluto è stato rivolto dal primo cittadino al pubblico presente. La prossima conversazione storica si terrà Giovedì 29 Settembre alle ore 18.45 e si parlerà della rilevanza che il Clero ebbe nella Murgia dei trulli. La cittadinanza è invitata.

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