Belle Epoque a Noci, passaggio da un secolo all’altro

09-16-relatori-santa-chiaraNOCI (Bari) - Sarà l'acqua il fil rouge che collegherà tutti gli appuntamenti dell'XI edizione di Settembre in Santa Chiara. A dichiararlo pubblicamente è stato Giuseppe Basile segretario dell'Associazione "G. Albanese" che organizza il ciclo di conversazioni storiche e direttore della biblioteca comunale cittadina. In un Chiostro delle Clarisse gremito in ogni ordine di posto il primo appuntamento è stato introdotto dalle irruenti parole del presidente dell'associazione, l'avv. Josè Mottola che ha rilanciato il tema dell'apertura della civica "Amatulli".

«Tra un po' festeggeremo il primo anniversario della chiusura della biblioteca» - ha tuonato Mottola con una vena d'ironia mista a sarcasmo, «con un gravissimo danno alla società nocese». Al momento non era presente il primo cittadino che non ha potuto sentire queste parole, ma di sicuro l'Assessore Italo Colucci, presente in platea, riferirà dell'attacco.

Dopo quindi i saluti di rito tutt'altro che convenzionali la parola è passata allo storico locale Pasquale Gentile che ha illustrato il suo libello iconografico "Noci al tempo della Bella Epoque, la storia per immagini" edito in collaborazione con il Centro Culturale Albanese, il Rotary Club di Putignano e Sereco, queste ultime due legate per motivi diversi alla figura dell'imprenditore Donato Ritella, ma non in vendita.

09-16-belle-epoque-gentileIL LIBELLO ICONOGRAFICO - Lasciando parlare le immagini, dipinti, scritti, manoscritti, timbri, litografie e fotografie raccolte dal Gentile descrivono gli anni che vanno dal 1870 al 1914 e che segnano un periodo, quale appunto quello della belle epoque, in cui Noci vive un momento di progresso e di pace. I documenti raccolti narrano di una Noci in preda alle dinamiche politiche (si succederanno diversi sindaci e conoscerà il Regio Commissario Prefettizio Sampieri), inondata dal progresso tecnologico che porta l'energia elettrica pubblica, la ferrovia e nel 1912 l'acqua. Conosce un rinnovamento nelle istituzioni pubbliche come la scuola e la sanità e dà impulso maggiore alla fede (nel 1902 la chiesa madre verrà denominata con il nome di SS Maria della Natività).

I postumi della seconda rivoluzione industriale si faranno sentire anche a Noci con il progresso dell'industria che eccelle nelle produzioni da forno, nei distillati (si ricordi "La fata delle Murge") e nella tipografia di alta qualità come quella della Ditta Cressati. Non poteva di certo mancare la cultura. È l'epoca dei fratelli Gabrieli e di Pietro Gioja, della poesia e della cultura. I dibattiti letterari si spostano sui giornali e diviene prioritaria la querelle tra "La Sentinella della Murgia" e "La Corrente" mentre impazza la campagna elettorale tra Pugliese e De Bellis. Nulla viene lasciato al caso e le immagini, molto più che le parole, descrivono alla perfezione il periodo di cui fortunatamente si recepiscono ancora molti frammenti.

Ora la mente può già andare al secondo appuntamento del ciclo, in programma per giovedì 20 settembre, al quale interverrà lo storico del territorio Angelo Martellotta.

Ricerche e studi

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