Acqua come igiene, acqua come cultura

10-06-schiara-altoNOCI (Bari) - Si è concluso giovedì sera con l'ultimo appuntamento dal titolo "Chiare, fresche e dolci acque" il ciclo di conferenze storiche del Settembre in Santa Chiara. Un'edizione quella del 2012 ricca di approfondimenti storici ai quali è stato dato sino ad oggi forse poco peso e bassa rilevanza: la belle epoque e l'arrivo dell'acqua potabile in Puglia. Argomenti su cui si è soffermata l'11 edizione organizzata dal centro culturale Giuseppe L. Albanese.

10-06-schiara-relatoriLa prima parte della conferenza, aperta con il saluto alle bandiere, è stata dedicata ai saluti e ai commiati di rito tanto da non capire nell'intervento del presidente del Rotary Club di Putignano Donato Ritella se si stava assistendo ad una conferenza storica o ad un'assemblea degli associati al Rotary. Comunque sia l'occasione è stata propizia per sapere qualcosa in più sulle funzioni del Rotary Club e sui progetti che questa compie in Italia e nel mondo come (per l'anno in corso) la lotta alla poliomelite infantile e l'offerta di borse di studio agli universitari che si specializzano nello studio della risoluzione di conflitti e la mediazione pacifica delle controversie tra gli Stati. Non è neanche da sottovalutare l'intervento di Josè Mottola sulla situazione attuale dell'Italia e del suo panorama politico infestato da scandali sulla corruzione e sul peculato.

«Io di solito parlo a braccio e sono molto logorroico ma oggi per rispetto del cerimoniale leggerò solo degli appunti», così ha introdotto il suo intervento Giuseppe Basile direttore della civica cittadina, che ha ricordato la storia del ciclo di conferenze dal 2002 ad oggi ed i relatori di quest'ultima edizione Pasquale Gentile, Francesco Giacovelli e Angelo Martellotta. A tutti loro un profondo ringraziamento per il contributo offerto all'intera cittadinanza.

Finalmente si entra nel merito. L'acqua quale bene primario non solo per il fabbisogno nutrizionale della persona, ma anche per la sua igiene. A rimarcarlo con forza è il dott. Giorgio Assennato Direttore Generale dell'Arpa Puglia il quale è stato promotore della ristampa del testo "Sul problema della fognatura in Puglia con speciale riguardo alla depurazione biologica delle acque di fogna". Il volume altro non è che la stampa di due conferenze svoltesi a Bari nel 1911 e tenute dal dott. Achille Sclavo, professore d'Igiene all'allora Regia Università di Siena. La ristampa è stata eseguita nel centenario della conferenza tenuta dal prof. Sclavo e presentata a Bari, nella sala consiliare del palazzo di città, per omaggiare "il padre dell'igiene italiana".

E qui emergono particolari interessanti. «Stasera - esordisce Assennato- parlo non in qualità di direttore generale Arpa, ma da appassionato di storia». E continua leggendo passi del testo «nel 1877 solo la Puglia aveva tassi di febbre tifoidea più alti di tutti gli stati americani messi assieme». Il riferimento è legato alla scarsa conoscenza delle malattie legate alla putidricità dell'acqua e alla scarsa igiene derivante dall'assenza di impianti fognanti. Infatti solo nella conferenza del 1911 il prof. Sclavo per la prima volta parlerà di batteri, germi e microbi, responsabili della proliferazione di malattie legate alla mancata depurazione dell'acqua.

10-06-schiara-amatiIl punto di riflessione è servito all'Assessore Regionale alle Infrastrutture Fabiano Amati (in foto) per innestare il suo punto di vista sulla depurazione delle acque reflue ed il tema del libro scritto a quattro mani con Grazia Brescia "Nel segno dell'acqua". Qui è il poeta latino Orazio (Quinto Orazio Flacco) il protagonista, che ripercorre il suo viaggio da Roma a Brindisi non seguendo la famosa via Appia ma la via del Sele che darà poi vita all'Acquedotto Pugliese con l'irradiamento dell'acqua nelle terre arse di Apulia. Seguita l'evoluzione "meccanica" dei depuratori costruiti dall'AqP e delle condutture che «essendo parte di una grande opera pubblica del Mezzogiorno, non merita riguardo ed interesse».

Chiudendo il suo intervento, Amati lascia una buona notizia ai nocesi. È al vaglio della Giunta Regionale il lavoro di riqualificazione e rifunzionalizzazione di Lago Milecchia. Il bacino artificiale a breve potrà tornare a rifornire di acqua i terreni ricadenti nella zona agraria limitrofa con conseguente beneficio del settore zootecnico e non.

Ricerche e studi

© RIPRODUZIONE RISERVATA