70 anni fa Noci fu difesa dagli uomini in armi

09-14-nicola-scarpelliNOCI (Bari) - Settanta anni fa, in questi giorni, l'Italia e Noci vivevano giorni di smarrimento. La firma dell'Armistizio non ebbe un seguito di responsabilità' da parte della Monarchia generando equivoci, vuoti di potere, anomia nelle gia' provate Forze armate e nelle Forze dell'ordine, ulteriore aggravamento delle condizioni di poverta' e di assoluto disagio morale e fisico della popolazione civile.

Insomma, l'8 Settembre segno' l'infimo punto di arretratezza dell'Italia stremata. Solo la forza di volonta' degli italiani e delle italiane trovo' l'impeto dell'orgoglio e della consapevolezza per risalire la china e consegnarci negli Anni post bellici una Nazione nuova, in grado di sovvertire le disgrazie della storia e donare alle generazioni future la concordia, il progresso, il benessere. 

Settembre 1943-settembre 2013: e' doveroso rivolgere un deferente pensiero a quanti contribuirono, uomini e donne d'Italia, con i propri atteggiamenti responsabili, pacati, avveduti ed intrisi di fede a nutrire la speranza nella pace e nella ricostruzione. Oggi noi siamo ciò' che ieri i nostri padri e le nostre madri hanno voluto, hanno potuto, hanno dovuto fare per riguadagnare l'idea di futuro per gli italiani tutti, di qualsiasi estrazione sociale ed orientamento politico.

Ero sindaco di Noci quando, con gli auspici dell'Ipsaic - e particolarmente dei proff. Vito Antonio Leuzzi e Giulio Esposito - mi resi promotore del conferimento della "cittadinanza onoraria" al prof. Nicola Scarpelli, (Foto in alto. Fonte: Internet) barlettano di origine, soldato di stanza a Noci nei giorni dell'Armistizio. Al comando di un drappello di uomini in divisa, aveva avuto l'ordine di evitare con ogni mezzo di consegnare alle truppe tedesche gli apparati di radiotrasmissione in dotazione all'armata di stanza in Puglia. Rischiando la vita, usando l'ingegno ed il coraggio, Scarpelli poté trasferire il materiale consegnatogli risparmiando alla nostra cittadina ed ai suoi abitanti violenze e lutti. L'azione di cui Scarpelli fu artefice e' descritta negli atti e nella documentazione conservati dallo Stato.

Nell'autunno del 2004, il Consiglio comunale di Noci, all'unanimità, volle testimoniare la riconoscenza della nostra comunità all'artefice dello scampato pericolo. Scarpelli intervenne alla cerimonia di conferimento visibilmente emozionato. Erano presenti i famigliari, le scolaresche di Noci, le autorità civili, religiose e militari, le associazioni di volontariato e di protezione civile, gli studiosi di storia contemporanea e dell'antifascismo, i locali sodalizi culturali (fra cui l'ass. Giuseppe Albanese), numerosi nocesi.
Di grande interesse si rivelarono gli interventi ed i contributi alla memoria dei consiglieri comunali e dei cittadini che presero la parola durante il Consiglio. Noci, quindi, prendeva atto di una pagina sconosciuta della sua recente storia. Il nostro Comune ebbe così l'opportunità di segnalarsi fra i più solerti e vigili nella difesa dei valori della libertà e della democrazia.

Sen. Piero Liuzzi

P. S. Avrei voluto adempiere da capo dell'Amministrazione ad ammurare un'epigrafe commemorativa nei luoghi teatro degli eventi, in primis il largo della stazione ferroviaria Fse. Mi permetto di suggerire al sindaco Nisi di provvedere in tal senso prendendo a riferimento la diruta cabina di trasformazione elettrica ivi insistente. P. L.

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