A lezione di storia locale con Pasquale Gentile

Gentile_spiega_la_lezioneNOCI - Si è tenuto sabato sera presso la sala teatro della chiesa matrice il terzo appuntamento organizzato dall’Uten finalizzato alla divulgazione storica sulla città dei tre campanili. Dopo “Tre antichi casali” e “La cappella e il casale di Santa Maria de Nocibus”, è stata la volta de “La formazione del territorio”. Il terzo seminario dei quattro che compongono il programma è stato illustrato, come tutti del resto, dallo storico locale Pasquale Gentile, che ha saputo abilmente dialogare con i suoi “alunni” attenti e curiosi di conoscere le vicende storiche della nostra città.

Tema centrale di questo terzo appuntamento è stato la formazione del territorio, la questione territoriale, le tre miglia. Durante un periodo che abbraccia circa cinque secoli, (dal 1300 al 1800), Gentile ha spiegato come il “popolo delle noci” si è tramutato in “cittadini nocesi” sul finire del Trecento con la ricerca di una identità territoriale all’interno del suolo mottolese.
Di qui hanno inizio le indegne battaglie tra i nocesi che cercavano boschi per raccogliere o terreni per piantare alberi da frutta e piante, e i signorotti mottolesi che rivendicavano i diritti sulle terre e i frutti che esse producevano. Nasce così la questione delle 3 miglia, poi rivelatosi un clamoroso falso storico.

È da tener presente che intorno al 1400 Noci contava circa 150 “fuochi”, ovvero nuclei familiari, che erano assoggettati al Conte di Conversano. Il 23 aprile del 1407 Re Ladislao firma il “privilegio” facendo divenire Noci una città regia assoggettandola al proprio dominio.Nonostante il cambio di potentato la questione territoriale comincia a intravedere una soluzione solo dopo il 30 dicembre 1739 quando, dopo diverse battaglie legali, a Noci viene riconosciuto un territorio composto da 4 contrade: Poltri, Barsento, Pentima (oggi Bonelli) e Murgia. Risolta la contesa con Mottola si apre però il fronte con Putignano.

La situazione verrà risolta definitivamente solo nel 1809 quando la formazione del territorio nocese verrà completata con l’assegnazione dell’area sulla quale sorgerà il plesso monastico della Madonna della Scala. Tutti soddisfatti i presenti che hanno lasciato la sala teatro con un nuovo e più ricco bagaglio culturale sulla storia locale. Il prossimo appuntamento sarà riservato a Barsento.
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